SIENA. Dall’associazione Confronti riceviamo e pubblichiamo.
“Stupisce il silenzio collettivo della città di Siena di fronte alla sciagurata ipotesi della cessione a pezzetti della partecipazione statale nel Monte dei Paschi. La vendita al miglior offerente del 15% della banca relegherebbe lo Stato sotto la soglia strategica del cinquanta per cento, togliendo all’indirizzo politico la capacità di determinare le scelte dirimenti il futuro dell’istituto.
Insistiamo: non ci sono ancora le condizioni di mercato perché MPS possa essere privatizzato per andare a giocare un ruolo da protagonista nel sistema bancario nazionale. Non vi erano quando qualcuno voleva venderlo “per un tallero” ad Unicredit. Non ci sono oggi, con una guerra perdurante che altera l’economia e con un’inflazione che neanche la BCE capisce come regolare.
Il Palio è passato: la città si svegli, e discuta seriamente le mosse da fare perché l’incerto Giorgetti, a caccia disperata di risorse per la manovra finanziaria, non faccia cassa con la banca di Siena. “Confronti”, da parte sua, è pronta, e chiamerà presto la città a raccolta su questo fondamentale argoment”o.