SIENA. Dall’associazione confronti riceviamo e pubblichiamo.
“La disperata ricerca di soldi del ministro Giorgetti per far quadrare i conti dello Stato distrugge definitivamente il Monte dei Paschi di Siena senza riuscire a sanare il bilancio dello Stato. Le collocazioni fino ad oggi realizzate da questo esecutivo hanno premiato legittimi investitori che, però, nulla hanno a che vedere con il “fare banca”. Anche la nuova cordata, che potrebbe sottoscrivere capitale per circa 800 milioni, avrebbe queste caratteristiche.
Simili investitori, per la loro natura, legittimamente – ribadiamo – guardano alla redditività del capitale sottoscritto. Non sono interessati a dove sia la ‘testa della banca’ (se a Siena, a Milano, a Parigi …) o alla territorialità delle sue azioni, come il prestito salva TLS.
Non giriamoci attorno: il Governo Meloni, complice il silenzio delle opposizioni, sta svendendo Banca MPS, con l’evidente certezza che Siena perderà quel che è rimasto della sua gloriosa banca.
Un danno per la comunità e per la Toscana, che perderebbe l’unica vera realtà del credito che ancora potrebbe supportare le sue politiche di sviluppo (semmai Giani le varasse ….).
Istituzioni e partiti senesi permangono scandalosamente silenti? PERCHÉ?”