Dal 7 luglio anche a Siena un'abitudine in trasformazione
SIENA. Volenti o nolenti, da sabato prossimo tornano anche in provincia di Siena i saldi estivi. Un appuntamento tradizionale che inevitabilmente ha subito le evoluzioni del modo di fare shopping, specialmente negli ultimi anni, anche se la normativa non ne ha tenuto conto. “Da anni diciamo che è un controsenso parlare di saldi di fine stagione se cominciano il 7 luglio, appena due settimane dopo l’inizio dell’estate – nota Andrea Leonardi, coordinatore di Confesercenti Moda per Siena e provincia – più che mai quest’anno, con il vero caldo che ha stentato ad arrivare. La date di inizio e fine andrebbero spostate in avanti, oltre a questo le dinamiche di acquisto nell’abbigliamento e non solo negli ultimi anni sono molto cambiate. Il consumatore trova offerte tutto l’anno, anche perché cerca sempre più in rete e non solo nei negozi alla sua portata. Si dà molto più valore alla proposta che può saltar fuori in qualsiasi momento, magari in concomitanza con un evento creato appositamente, piuttosto che ai saldi. Questo impone al commerciante di differenziarsi, ricorrendo ad articoli il più possibile esclusivi. E’ impegnativo ma non possiamo fare altrimenti. E questo conta molto più dei saldi di per sé”,
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente regionale di Confesercenti, Nico Gronchi: “Proprio in virtù di queste osservazioni va rivista la normativa che regola i saldi di fine stagione; è necessario lavorare per una data di inizio uguale in tutta Italia e una durata limitata a 30 giorni. Si chiamano vendite di fine stagione, è, perciò, doveroso che la data di partenza sia a fine stagione e non nei primi giorni dall’inizio. Sarà, poi, fondamentale una discussione su natura e modalità delle vendite promozionali: controlli più ferrei e maggiore trasparenza nei rapporti con l’utente finale risultano tra le esigenze più sentite. Durata limitata, chiarezza e trasparenza delle modalità di svolgimento sono i punti da cui partire per avviare un necessario percorso di cambiamento, che è nell’interesse di tutti: imprese e consumatori”.