Pracchia: “Passano i mesi ed il senso di disorientamento è sempre maggiore"
SIENA. “Siamo consapevoli della gravità della pandemia, non occorre neanche ripeterlo. Ma siamo anche consapevoli che la crisi economica dettata dalla pandemia continua ad essere affrontata e gestita in modo insufficiente”. E’ precisa la valutazione di Confcommercio Siena in questo complicatissimo momento. Insieme alla gestione non sufficiente ci sono amarezza e rabbia crescenti.
“Passano le settimane, i mesi, le stagioni ed il senso di disorientamento che si prova è sempre maggiore – fa notare il direttore Daniele Pracchia – Il nostro non è un giudizio pregiudiziale, è la cruda analisi dei fatti per come si sono susseguiti in questi mesi e che evidenziano solo l’inadeguatezza di chi sta gestendo la crisi.
L’affastellarsi di Decreti legge, Dpcm, Ordinanze, condito dalle polemiche politiche che sono sempre più insopportabilmente stucchevoli hanno il solo effetto di far crescere la rabbia. Rabbia per gli aiuti che sono palesemente insufficienti e oltretutto arrivano con il contagocce. Rabbia per la chiusura definitiva di tante attività e con esse chiudono anni di vita, di speranze, di sacrifici ai quali lo Stato non sa dare risposta. Rabbia per non vedere una reale solidarietà verso chi è costretto a non lavorare”, sottolinea Pracchia.
“Saremmo curiosi di conoscere quanto sono costati, in questi 10 mesi, i consulenti, i comitati, i commissari nominati per coordinare il Governo nella gestione della crisi – si domanda il direttore – Visti i risultati, dalla sanità alle scuole per arrivare all’economia, non si possono certo definire soldi ben spesi. Ci piacerebbe saperlo, così che anche da queste piccole cose si possa valutare la qualità della classe politica di questo benedetto assurdo Bel Paese”.