di Andrea Pagliantini
SIENA. Dalle frequenze di Radio Milano Libera, il 25 aprile del 1945, la voce ferrea di Sandro Pertini proclama lo sciopero generale contro l’occupazione nazista, ponendo venti anni di soprusi e dittatura di fronte al dilemma: “Arrendersi o perire”.
Il Canto degli Italiani chiudeva il comunicato, lo stesso che ha dato il via e chiuso il concerto della Banda Città del Palio in piazza Salimbeni la mattina della Liberazione.
Il maestro Giuseppe Baldesi con una pettinatura da viaggio in vespa ha diretto brani di musiche di Giuseppe Verdi, Johannes Brams, Jacob De Hann, con un omaggio ai grandi compositori Nino Rota ed Ennio Morricone.
Le musiche “ungariane”, le arie scanzonate dei film di Fellini, il talentuoso De Hann e la miscela de “Il buono, il brutto,il cattivo – estasi dell’oro” hanno intrattenuto il folto pubblico presente (compreso turisti) e bambini che ballavano scatenati.
Una Banda di una bravura magistrale, con una nota ironica di sottofondo: suonare “l’estasi dell’oro” davanti alla sede (chiusa) del Monte dei Paschi.
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