Coinvolgimento di nuovi territori, intergenerazionalità e definizione di una nuova figura professionale: l’operatore socio-digitale, sono alcune delle azioni messe in campo durante la seconda annualità di GIOIA+
Un bilancio più che positivo con all’attivo la realizzazione di 16 laboratori e gruppi di socializzazione grazie al coinvolgimento di 7 Residenze socio sanitarie, 8 centri diurni per anziani e 4 mini-appartamenti; 4 eventi pubblici e la formazione di 120 volontari di associazioni per diventare moderatori/facilitatori digitali.
Con “GIOIA +” le persone più fragili hanno potuto ritrovare la gioia dello stare insieme mediante l’utilizzo di una app facilitata – realizzata dalla Società informatica “Dr. Wolf” e Coop21 – che ha permesso loro di tenersi in contatto online e tornare ad incontrarsi anche in tempo di distanziamento fisico in stanze virtuali animate da volontari formati ed esperti per condividere interessi, idee e bisogni. Tra le attività previste in questa seconda annualità che si sono aggiunte ai già attivi laboratori artistici e di cucina, alle visite virtuali a musei, alle lezioni di ginnastica, agli incontri di lettura e di socializzazione c’è il calendario interattivo nato con l’obiettivo di condividere le attività online realizzate fra i partner e offrire alle associazioni uno strumento consultabile da tutti gli utenti, per agevolare la diffusione e fruizione da parte anche degli utenti target degli eventi sul territorio. Si è puntato anche sulla formazione creando il profilo del facilitatore digitale, ossia un operatore sociale capace di interagire con soggetti fragili utilizzando strumenti digitali e trasferendo competenze. Attraverso il coinvolgimento degli studenti e dei giovani, nella veste di facilitatori digitali, è stato possibile potenziare lo scambio intergenerazionale anche nell’ottica di avvicinare le nuove generazioni al volontariato e alla cittadinanza attiva.
Grazie alla collaborazione con la Società della Salute Siena (SDS) sono stati potenziati i gruppi di socializzazione tra anziani attivi che si ritrovano on line attraverso l’utilizzo dell’App Gioia per affrontare argomenti di interesse comune, includendo in questa attività i soggetti fragili a rischio di esclusione o autoesclusione sociale individuati dai servizi sociali. Inoltre, sono stati realizzati dei corsi per insegnare agli anziani ad usare lo smartphone per le videochiamate con l’obiettivo di permettere a ciascuno di interagire con persone care o altri soci a distanza, creando socialità attraverso un uso consapevole del cellulare. Infine, è stato realizzato e presentato presso la RSA “Francesco Bottai” di Colle di Val d’Elsa il video “GIOIA La vita degli oggetti tra passato e presente”. Un racconto per immagini e testimonianze – realizzato dalle e con le persone anziane ospiti della struttura insieme agli animatori e ai volontari della Rete GIOA+ e dell’Auser “Dirio Ciani” di Colle di Val d’Elsa – frutto di un percorso condiviso dove la contaminazione tra memorie, racconti e oggetti hanno dato vita ad un emozionante viaggio tra passato e presente. Le attività per riportare alla luce aneddoti e piccole storie legate a questi oggetti del passato e del presente, si sono svolte sia in presenza che in videochiamata e questo ha permesso che tra i protagonisti si creasse un rapporto profondo e un dialogo intenso con momenti indimenticabili di risate e commozione.
“Con le attività dell’anno che si è appena concluso, abbiamo migliorato ancora di più la qualità della vita e delle relazioni delle persone anziane più vulnerabili e sole e delle persone più esposte a rischio di esclusione sociale. Intorno al progetto si è creata una rete di collaborazioni solida che ha reso protagonisti gli stessi utenti, alcuni dei quali sono stati direttamente impegnati nella realizzazione delle attività. Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti – ha dichiarato Andrea Dilillo Direttore generale del progetto GIOA+ – crediamo che il digitale rappresenti il terreno in cui realizzare l’incontro tra le nuove generazioni e i nostri anziani. Grazie ai partner del progetto abbiamo sviluppato un sistema di relazioni sociali con organizzazioni e istituzioni del territorio che ci ha permesso di dare sostenibilità al progetto. Ringrazio sinceramente tutti gli operatori che hanno lavorato per questo con particolare riferimento alla FMPS che ha creduto fortemente in questo progetto.”
“Come Regione condividiamo pienamente gli obiettivi e le modalità innovative di un progetto dalla grande valenza sociale come GIOIA+ – ha dichiarato Serena Spinelli, Assessora alle Politiche Sociali della Regione Toscana – per il secondo anno consecutivo sono state promosse attività di welfare culturale che hanno permesso a persone anziane e con fragilità e a rischio esclusione di socializzare anche a distanza all’interno di spazi sicuri, condividendo attività ed interessi. La tecnologia e le piattaforme digitali sono uno strumento potente se messo al servizio di iniziative come queste. Ringrazio la rete dei tanti soggetti coinvolti in una operazione così vasta e dagli esiti così generosi”
“Gli importanti esiti della seconda annualità del progetto GIOIA+ sono per la Fondazione Mps motivo di grande soddisfazione. Dietro alle cifre e ai numeri, ci sono sempre le persone che animano il senso di una comunità. Crediamo, infatti, che le realtà del Terzo Settore siano un attore fondamentale per la coesione sociale, grazie al presidio capillare sul territorio anche attraverso modalità e processi innovativi per creare contatti, nuove reti relazionali e spazi comuni a supporto delle fasce più fragili come anziani o persone a rischio esclusione. – ha affermato Carlo Rossi, presidente della Fondazione Mps – Con il bando Riesco. Sosteniamo chi sostiene la Fondazione Mps ha promosso un rinnovamento culturale e organizzativo degli Enti del Terzo Settore senese favorendo il progressivo passaggio da una prospettiva strettamente progettuale alla costruzione di alleanze e coalizioni stabili. L’esperienza di GIOIA+ va proprio in questa direzione grazie alla rete multi-attoriali e le comunità di pratica realizzate per favorire lo sviluppo di una cittadinanza digitale basata su principi di equità e accessibilità” – ha concluso Rossi.