L’assessore Balani: "Un altro importante passo per il diritto al lavoro e la lotta al precariato"
SIENA. Dopo la stabilizzazione, avvenuta circa un anno fa, di 14 dipendenti comunali che erano stati assunti con tipologie di contratto parasubordinato, la scorsa settimana la Giunta ha deliberato l’incremento delle loro percentuali di lavoro part time.
L’opzione, maturata in virtù della volontà dell’Amministrazione di ridurre progressivamente il precariato all’interno dell’ente, è stata richiesta dalle esigenze organizzative degli uffici e resa possibile nel rispetto delle linee guida per l’attuazione delle disposizioni sul personale e sul riordino delle funzioni delle Province contenute nella legge di Stabilità 2015, oltre che degli orientamenti applicativi del Ministero della Funzione Pubblica sull’utilizzo delle risorse per le assunzioni 2015/16.
In particolare, come convenuto in un apposito confronto con le organizzazioni sindacali, gli incrementi di part-time saranno attivati in due fasi: una a partire dal prossimo 1° maggio e l’altra dal successivo 1° settembre, dopo la quale i contratti ritorneranno all’originale percentuale dell’83,33%, pari a 30 ore settimanali di servizio. Delle 14 unità di personale interessate, 3 non si sono dichiarate disponibili rispetto all’adozione di qualsiasi provvedimento finalizzato all’incremento del proprio monte orario di lavoro, optando per il mantenimento di un rapporto part time con percentuale del 50%.
“Nonostante i ristretti margini per azioni positive sull’assunzione di personale imposte dalla normativa – afferma l’assessore al Personale, Mauro Balani – abbiamo compiuto un altro importante passo in nome della tutela del diritto al lavoro e della lotta al precariato. Dopo il processo di stabilizzazione dell’anno scorso, sottoposto alle scelte di tutti i soggetti potenzialmente interessati, adesso possiamo qualificare ulteriormente le attività e le professionalità nel tempo maturate, attraverso un loro maggiore utilizzo nell’interesse dell’ente, della qualità dei servizi erogati e, in ultima analisi, di tutta la comunità senese”.