Il Comandante del 186° Reggimento Folgore ospite dell'evento culturale pre-partita
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SIENA. “Siamo prima di tutto uomini e in ogni missione che facciamo non lo dimentichiamo mai. Con le popolazioni dei territori in cui abbiamo
operato i paracadutisti hanno sempre portato rispetto”.
Parole del comandante del 186° Reggimento Folgore, Federico Bernacca,
ospite speciale dell’evento culturale pre-partita del Siena Calcio, sabato 2 ottobre. Ad applaudirlo, nella Sala Hospitality, anche il presidente ed il vice presidente della Lega serie C, Francesco Ghirelli e Luigi Ludovici, il direttore generale di Sport e Salute Diego Nepi, il presidente dell’Osservatorio per le manifestazioni sportive, Massimo Zanni, il deputato della Fondazione Mps Alessandro Manganelli e gli assessori Paolo Benini e Francesco Michelotti.
E’ stato un incontro piacevole e a tratti particolarmente toccante,
soprattutto quando Bernacca ha ricordato i paracadutisti del 186° uccisi
a Kabul il 17 settembre 2009 in un attentato terroristico: “Antonio
Fortunato, Matteo Mureddu, Davide Ricchiuto, Giandomenico Pistonami: i loro nomi sono scolpiti nella mia testa e nel mio cuore. Quel giorno, in
cui morirono anche Massimiliano Randino e Roberto Valente, lo ricordo
bene così come i giorni prima quando con i ragazzi scherzavamo e ci
vedevamo spesso alla base. La Folgore – ha detto ancora – non li ha
dimenticati, ogni anno gli dedichiamo il nostro pensiero, le famiglie
possono contare sulla nostra presenza e ad ogni ricorrenza trascorriamo
la giornata insieme. Il dolore è ancora forte però la memoria, i valori,
lo spirito che ci hanno trasmesso sono parte di noi stessi ed ogni
mattina all’alza-bandiera ci accompagnano per l’intera giornata, da 12
anni a questa parte”.
Il comandante del 186° Reggimento non ha nascosto il suo amore per la
città di Siena, la sua simpatia e vicinanza ai colori della Robur e una
riflessione che ha strappato un lungo applauso: “I paracadutisti – ha
detto tra l’altro Bernacca – sono a Siena da oltre 40 anni, nel 2021 il
Reggimento compie 80 anni e dal 2019 abbiamo ottenuto la cittadinanza
onoraria dal Comune. Storia, presente e identità, quindi, si fondono in
un’unica coscienza, quella che questa città fa parte del dna della
Folgore, una seconda pelle di cui andiamo orgogliosi. Siena ed i senesi
non ci hanno mai fatto mancare l’affetto, sono sempre stati vicini al
Reggimento, le istituzioni ci hanno coinvolto continuamente. Siena è
unica e lo ha dimostrato durante la pandemia con iniziative
straordinarie, ad esempio la solidarietà delle contrade. Noi, chiamati
in causa, abbiamo dato il nostro contributo in una unità di intenti che
ha confermato di essere tutti una grande famiglia”, ha concluso il
comandante Bernacca.