ROMA. Il Codacons attacca e riguardo al Palio di Siena contesta la presenza di Gian Marco Centinaio, Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, e di Alberto Bonisoli, Ministro per i Beni e le Attività Culturali.
“I ministri in questione conoscono, magari, il numero di cavalli e morti e feriti nel corso degli anni: una volta ogni due anni, in media, si consuma un decesso. Tanto che più volte è stato necessario presentare una denuncia alla Procura della Repubblica (l’ultima a seguito dell’abbattimento del cavallo Raol, nell’ottobre 2018), proprio a tutela di quegli animali che al Palio fungono da protagonisti della manifestazione.
Anche per questo appare incredibile la presenza, in particolare, del ministro Centinaio: tra le sue funzioni istituzionali da ministro dell’agricoltura, infatti, rientra proprio l’obbligo di tutelare gli animali. Ecco perché se dovesse verificarsi un incidente da questa presenza deriverebbe una grave responsabilità per i due ministri, ed ecco perché ci auguriamo – almeno – che tali cariche istituzionali si accertino personalmente del rispetto di regole e procedure prima dell’inizio dell’evento”.
“Tante volte – spiega Carlo Rienzi, presidente dell’associazione – ci siamo rivolti alla magistratura per denunciare l’abbattimento di cavalli a seguito del Palio di Siena, una manifestazione obsoleta e immotivatamente cruenta. Oggi verificheremo che non siano proprio i cavalli – ancora una volta – a rimetterci direttamente, sotto gli occhi di due ministri della Repubblica, che inspiegabilmente hanno scelto di partecipare a un evento su cui invece sarebbe giusto porsi più di una domanda: è corretto consentire lo svolgimento di un evento, pur tradizionale e folkloristico, che a ogni tornata mette a rischio la vita dei cavalli partecipanti?”.