SIENA. Venerdì (20 aprile) è stata festeggiata la ripresa dell’attività del Circolo Peppino Mereu. Dopo due anni di forzata inattività, grazie alla forte determinazione della Consulta per l’emigrazione della Regione Sardegna e all’impegno della presidente Serafina Mascia e dell’esecutivo F.A.S.I., si è giunti all’inaugurazione della nuova sede del circolo senese.
Il commissario Elio Turis è riuscito a coagulare un primo gruppo di soci che ponesse le basi per una ripresa
dell’attività e possa in futuro esprimere una nuova e motivata dirigenza. Nel corso dell’assemblea di inizio aprile, dove forti e numerose sono state le testimonianze della volontà di riprendere il cammino associativo, è stata deciso di inaugurare la nuova sede per il 20 aprile con una mostra dedicata all’incisore Antonio Corriga. L’apertura è stata resa possibile grazie all’impegno di un gruppo di amiche e giovani: il locale posto in via Sant’Agata 24 è
assai caratteristico, nel centro storico, nella contrada dell’Onda.
La giornata di venerdì era iniziata con l’allestimento della mostra di Corriga, sotto la guida della curatrice Caterina Virdis, terminato al fotofinish quando già cominciavano ad arrivare i primi soci e invitati. Ospiti d’onore la presidente della F.A.S.I. Serafina Mascia, la rappresentante della Regione Sardegna Elena Mameli, i responsabili dei coordinamenti nazionali donne e giovani, oltre agli amici dei circoli di Firenze e Prato e delle diverse circoscrizioni della F.A.S.I. .
Il sindaco di Siena Bruno Valentini ha voluto, con la sua significativa presenza, onorare l’importante contributo che l’immigrazione sarda ha dato allo sviluppo del territorio senese.
Ha quindi preso la parola il Commissario della F.A.S.I. Elio Turis che ha sottolineato come la rinascita del circolo stia procedendo sotto i migliori auspici, grazie alla forte disponibilità dimostrata da numerosi soci e amici a continuare il cammino intrapreso, esattamente 35 anni fa, il 22 aprile 1983, con la nascita del Circolo Peppino Mereu, scaturita dalla convinzione di dover rappresentare nel territorio la presenza forte e orgogliosa dell’immigrazione sarda.
Turis ha ricordato le parole del fondatore Pietro Siotto, che allora occorreva dimostrare che “essere sardo non era sinonimo di bandito, ma di lavoratore, imprenditore, amico e compagno”. Il contesto e la presenza sarda si sono modificati nel tempo e, pur rimanendo importate la presenza delle imprese agro-pastorali condotte da famiglie sarde (con le quali ci si propone di rinsaldare i legami e la memoria), oggi l’identità dei circoli non è solo il sostegno all’emigrazione (rappresentata a Siena da un gruppo numeroso di studenti sardi “fuori-sede”), quanto essere “ambasciatori della Sardegna”, promotori instancabili della cultura e delle risorse della Sardegna.
Ha quindi preso la parola la presidente F.A.S.I. Serafina Mascia testimoniando l’impegno della Federazione per il rilancio di un circolo storico come quello di Siena ed Elena Mameli, in rappresentanza della Regione Sardegna,
ha definito preziosa la presenza di un presidio importante come il circolo di Siena.
Il sindaco di Siena ha riconosciuto di non conoscere a sufficienza la struttura organizzata dell’emigrazione sarda, ma ha sottolineato la disponibilità dell’Amministrazione comunale a sostenere le iniziative del circolo. Valentini ha
evidenziato come la città di Siena sia unita alla Sardegna, non solo per l’importanza dell’insediamento sardo sul territorio, ma anche per il forte legame che unisce le Contrade e il Palio ai cavalli e ai fantini della Sardegna, ricordando come il vincitore dell’ultimo Palio, “Brigante”, alias Carlo Sanna, di dichiarata origine sarda, abbia vinto con i colori dell’Onda dove si apre la sua nuova sede il circolo.
Esaurita la semplice cerimonia di inaugurazione della nuova sede, ha preso la parola la curatrice della mostra, Caterina Virdis, che ha fatto una sintetica presentazione della serie di incisioni dell’artista sardo Antonio Corriga (1923-2011), affermando di essere rimasta affascinata dalla personalità dell’autore che, anche in queste immagini tradizionali della Sardegna, si dimostra un artista maturo, poliedrico e sensibile.
In conclusione, il Commissario ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno permesso a tempi di record la sistemazione della sede e l’allestimento della mostra: in particolare le donne e i giovani, sempre attivi e presenti.
Un particolare ringraziamento è andato al maestro Francesco del Casino che ha fatto dono di una sua tela, che lo stesso commissario non ha voluto ancora presentare al pubblico, ripromettendosi però di farlo nella prossima riunione del Circolo.
L’obiettivo per l’immediato futuro è raggiungere presto i cento iscritti, in modo da superare il commissariamento e procedere all’elezione della nuova dirigenza.