Lo chiede Sinistra Italiana Federazione di Siena
SIENA. Da Antonio Canzano, segretario provinciale Sinistra Italiana Federazione di Siena, riceviamo e pubblichiamo.
“Dopo un periodo di doverosa notorietà, coinciso con le elezioni suppletive di ottobre 2021 e con la presenza nel nostro territorio di Enrico Letta, il Biotecnopolo sembra sparito dai radar della discussione politica.
Sappiamo che si è insediato il Consiglio della Fondazione Biotecnopolo presieduto da Silvio Aime, sappiamo che ne fanno parte esimi scienziati come il Premio Nobel Giorgio Parisi o come il senese Rino Rappuoli, che ha il ruolo di direttore scientifico, sappiamo anche e soprattutto che La Fondazione svolgerà le funzioni di hub-antipandemico nazionale per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di vaccini ed anticorpi monoclonali. Le sue funzioni saranno finanziate, fino al 2026, con 340 milioni di euro complessivi, secondo quanto disposto dalle azioni complementari del Pnrr, i membri fondatori sono i ministeri dell’Economia, dello Sviluppo economico, della Sanità e dell’Università, che supponiamo eserciteranno un ruolo anche di advisor, trattandosi di soldi pubblici, tanti soldi pubblici, aggiungiamo noi.
Quello invece che non sappiamo è come questo imponente progetto si declinerà nella nostra città in termini di opportunità per i cittadini senesi e toscani, quanti posti di lavoro saranno creati e che tipo di posti. Saranno precari a tempo determinato e/o stagisti a 500€ mensili? Oppure saranno posti di lavoro stabili e cioè a tempo indeterminato e ben remunerati? Ci saranno opportunità di crescita per il territorio tutto, oppure i soliti noti continueranno nella loro costante opera di arricchimento personale e della loro stretta cerchia di amici degli amici nati in riva all’Arno?
Ci sia permesso gettare il seme del dubbio nella “non discussione cittadina” sul Biotecnopolo, come Sinistra Italiana temiamo che dietro questo silenzio assordante ci sia invece un gioioso e rumoroso rave party, in cui i partecipanti agli sfrenati balli di potere stiano per l’ennesima volta sottraendo alla nostra città un’opportunità irrinunciabile di sviluppo.
Tenuto conto del momento critico che sta ancora vivendo MPS con i costanti esuberi, oppure Whirlpool che fuggirà da Siena a fine 2023 (cosi sembra), come Sinistra Italiana chiediamo che la Fondazione Biotecnopolo ci chiarisca i tanti dubbi che ci sovvengono sull’impiego di quei 340 milioni di euro, soldi dei contribuenti italiani.
Nei prossimi giorni ci attiveremo per chiedere ufficialmente risposte al presidente della fondazione Silvio Aime”.