SIENA. Dopo molti giorni di pioggia nella giornata di ieri (e anche in quella di oggi?) i cercatori di funghi si sono scatenati per le campagne, per approfittare della presenza di un sia pur timido sole. Così, tanto per cambiare, una coppia (marito e moglie) si è smarrita fra i querceti di Monticiano. Questa volta si tratta di due senesi che, avendo perso i propri punti di riferimento nel marciare per i boschi coi cestini in mano, dopo tre ore di cammino hanno deciso di lanciare l’allarme coi telefonini.
La centrale operativa di Siena ha dirottato sull’area segnalata dapprima le pattuglie dei Carabinieri di Rosia e di Sovicille, poi una pattuglia dei Carabinieri Forestali di Monticiano. E’ stato inoltre lanciato l’allarme classico previsto dal “protocollo persone scomparse” della Prefettura di Siena, che autorizzava poi tutte le procedure standardizzate per i casi simili.
I primi ad attivarsi sono stati i Vigili del fuoco. Nel frattempo però non era whattsapp (e la funzione di invio della posizione) questa volta, a salvare la coppia, ma l’intelligente trovata dei due di raggiungere un traliccio Enel dell’alta tensione, leggerne il numero identificativo e fornirlo alla centrale operativa. La pattuglia di Rosia con quest’informazione riusciva a raggiungere i due coniugi che venivano agganciati nel giro di 40 minuti e tratti in salvo, ancora in ottime condizioni.
Per cercatori di funghi, inesperti di selve e inestricabili impluvi, sarebbe ideale l’utilizzo di un GPS che non richiede neppure l’utilizzo di una rete internet, in assenza di questo validissimo strumento o di altri marchingegni elettronici di provata efficacia, è necessaria davvero tanta prudenza, perché anche nel recente passato le cronache hanno registrato episodi molto tristi di persone che, con tutto l’immancabile impegno di chi ha effettuato le ricerche, volontari compresi, senza capacità divinatorie o sfere di cristallo, non sono mai più tornate a casa.