SIENA. “Con la legge sui piccoli comuni si sostengono tutte quelle iniziative fondamentali per rafforzare il senso di comunità, si riconoscono il ruolo e le specificità dei territori, favorendo il rilancio anche economico dei piccoli centri, grazie a un piano di riqualificazione che potrà contare su 100 milioni di euro”. Così Susanna Cenni, parlamentare del Pd alla Camera, firmataria dell’iniziativa a prima firma Realacci, commenta l’approvazione definitiva della legge sui “piccolo comuni”, già approvata alla Camera.
“La legge – spiega Cenni- che interessa i centri abitati con una popolazione inferiore ai 5 mila abitanti stabilisce interventi fondamentali per la vita di tutti quei territori che occupano il 57% della superficie nazionale e dove vivono oltre 100 milioni di italiani e circa 400 mila imprese agricole e agroalimentari. Una legge quindi che garantisce anche alle piccole realtà amministrative, come quelle del nostro territorio, di avere maggiori strumenti per garantire servizi in materia di ambiente, infrastrutture, protezione civile, istruzione, trasporti e viabilità, contrastando così i rischi legati a spopolamento e dissesto idrogeologico delle aree marginali o di montagna. In questo modo si migliora la qualità della vita di intere comunità che rappresentano un serbatoio di risorse e competenze fondamentali per proseguire nelle azioni di salvaguardia e per lo sviluppo anche economico delle identità locali”.
Il commento di Luigi Dallai
“Con l’approvazione definitiva della legge sui piccolo comuni arriviamo ad un primo traguardo importante per il Paese. Si consolida un’idea di sviluppo nuova che punta a coniugare storia e innovazione, crescita e identità del territorio. Oggi è un giorno per le tante comunità che ne rappresentano il tessuto più profondo e che possono avere uno strumento per progettare interventi di sviluppo”.
“In Italia – continua Dallai – ci sono circa 5600 piccoli comuni, dove vivono 10 milioni di persone e da cui più o meno altrettanti cittadini si sono spostati verso le grandi città. Nella nostra provincia senese sono 18 i centri che non superano i 5mila abitanti. Si tratta di un tessuto ricco di storia, cultura, lavoro. Una risorsa preziosa che deve essere valorizzata. Solo per stare nel campo della filiera alimentare, per esempio, basti pensare che il 92 per cento dei piccoli comuni è legata alle certificazioni di qualità DOP e IGP e il 70 per cento ai grandi vini che rendono l’Italia famosa nel mondo. Uno spaccato che ora potrà contare su una legge che parte con uno stanziamento iniziale e deve trovare ulteriore sostegno per essere motore di sviluppo del Paese. Accanto alle tradizioni, alla cultura e alla storia dobbiamo affiancare interventi che rendano questi territori e questi comuni attrattivi e competitivi. In concreto, servono banda larga, insediamenti legati alle innovazione tecnologiche, interventi per il recupero dei centri storici e per un turismo nuovo e di qualità. La legge prevede inizialmente un budget di 100 milioni, risorse che potranno essere implementate e che saranno indirizzate a secondo delle esigenze specifiche. Ma intanto oggi si dà un indirizzo chiaro con l’approvazione di una legge che era stata sollecita dai sindaci e dagli amministratori”.
“La valorizzazione dei nostri borghi – conclude Dallai – è un tema che, indipendentemente dai processi volontari di riorganizzazione amministrativa, deve restare al centro dell’agenda politica italiana, soprattutto per costruire un serio sviluppo delle aree interne, ed arginare fenomeni crescenti di spopolamento”.