Tra i luoghi che faranno da sfondo alla trasmissione il pavimento del Duomo di Siena

SIENA. Mercoledì 16 aprile in prima serata su La7 Aldo Cazzullo presenta l’ultimo appuntamento con Il Grande Romanzo della Bibbia, il ciclo di Una Giornata Particolare dedicato alla storia e ai personaggi del libro più celebre di tutti i tempi. Storie antiche, ma vive ancora oggi: tra profeti, re, eroi e donne coraggiose, la Bibbia parla di giustizia, fede e libertà. Ogni figura incontrata ricorda che anche nell’oscurità si può trovare la luce, e che le grandi battaglie dell’anima non hanno tempo.
Dalla suggestiva cornice del Mausoleo di Santa Costanza di Roma, quest’ultima puntata esplora alcuni dei momenti più intensi e simbolici della Bibbia. Gli inviati nella storia Claudia Benassi e Raffaele Di Placido ricostruiscono episodi epici come il crollo del Tempio di Gaza per mano di Sansone e la vittoria di Re Davide contro Golia, passando per l’incrollabile fede di Giobbe, il viaggio di Giona e la grande speranza della resurrezione da Ezechiele a Gesù.
Ma gli eroi biblici non sono solo uomini. Il racconto si concentra anche sulle grandi donne dell’Antico Testamento: Ester, che salva il suo popolo con astuzia e coraggio, e Susanna, che resiste con dignità agli abusi di potere e agli “stalker” dell’antichità.
Sulle orme di queste storie eterne, Aldo Cazzullo prosegue il viaggio nel cuore della Toscana. Raggiunge il meraviglioso Duomo di Siena, i cui leggendari pavimenti narrano storie in marmo: la coraggiosa Giuditta, che libera la sua città decapitando Oloferne, e Assalonne, il figlio ribelle di Davide, raffigurato nell’atto tragico della sua caduta. Un capolavoro artistico la cui realizzazione ha necessitato di cinque secoli di lavoro da parte di maestri immortali, celebrato da Giorgio Vasari come “il più bello… grande e magnifico… che mai fusse stato fatto.”
Ad arricchire la puntata il contributo degli ospiti: il Cardinale Gianfranco Ravasi con l’interpretazione dei passaggi più importanti della Bibbia; Corrado Augias sul mistero dei Templari; Edith Bruck sull’olocausto e le leggi razziali; Lucia Annibali sulla violenza contro le donne; e Jacopo Veneziani sulle opere d’arte ispirate a Giuditta e Olofene.