L'obiettivo è quello di valutare se, tra tutte le informazioni accumulate, ce ne possano essere di concrete, tali da condurre a riaprire il caso, già archiviato due volte come suicidio
SIENA. La vicenda della tragica morte di David Rossi, capo della comunicazione Mps, volato da una finestra della Rocca nel marzo 2013, torna nuovamente sul tavolo dei magistrati senesi.
Dopo il clamore suscitato dalle diverse puntate de Le Iene, dopo il libro di Davide Vecchi e quello di Franco Fracassi che da angolazioni diverse hanno ripreso fatto emergere incongruenze nelle indagini; dopo che la Procura di Genova ha avviato una indagine sulle dichiarazioni dell’ex sindaco Piccini che, sempre alle Iene, aveva fatto sorgere dubbi circa l’obiettività dei magistrati senesi sulla morte di Rossi.
Oggi, la notizia che due nuovi fascicoli sul caso Rossi siano stati aperti proprio sulla scia dei nuovi elementi emersi dal lavoro dei giornalisti. L’obiettivo è quello di valutare se, tra tutte le informazioni accumulate, ce ne possano essere di concrete, tali da condurre a riaprire il caso, già archiviato due volte come suicidio.
Nei giorni scorsi, erano stati ascoltati l’avvocato Luca Goracci, legale della famiglia di Rossi, Valentino Fanti, ex segretario di Giuseppe Mussari durante la sua presidenza a capo di Banca Mps, Lorenza Pieraccini, ex segretaria di Fabrizio Viola, ad di Mps al tempo della morte di Rossi. I due fascicoli sono “modello 45”, quello relativo a fatti non costituenti notizia di reato.
Pare che a muovere l’apertura dei nuovi fascicoli abbia pesato particolarmente l’intervista rilasciata dall’avvocato Goracci alle Iene. In quella intervista Goracci parlò di un testimone che lo aveva contattato per raccontagli una storia davvero inquietante. Un imprenditore assicurava di aver avuto un appuntamento con Rossi proprio la sera della tragica morte. A causa di un suo ritardo nell’arrivare all’appuntamento, l’uomo aveva trovato Rossi già morto. IL racconto dell’uomo si fa qui particolarmente drammatico: questi dice di essere stato aggredito da quattro individui e di essere riuscito a sfuggirgli, sentendo alle sue spalle addirittura un colpo di arma da fuoco.