IL gruppo commenta le dichiarazioni del Prefetto di Siena che ha reso pubblico il progetto di raddoppiare la presenza di immigrati in provincia di Siena nel 2018
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/2017/04/FB_IMG_1492183074051-1-e1521470832797.jpg)
SIENA. Sulla città è piombato questa mattina il peso delle dichiarazioni del Prefetto di Siena in merito al progetto di raddoppiare la presenza di clandestini alloggiati nel territorio della Provincia per il 2018.
“Una prospettiva che appare allarmante” – dichiara Marzio Fucito, responsabile privinciale di CasaPound – “a maggior ragione se andiamo ad analizzare i numeri di un nuovo fenomeno migratorio imposto dal Governo con l’accondiscendenza di tutti i Comuni della Provincia che hanno sottoscritto il protocollo.
Ben 1500 rifugiati, che il Prefetto si affretta senza molta convinzione e con ancor minor successo a dichiarare scenario solo virtuale, un numero elevatissimo rispetto alle presenze attuali, sdoganati con il pretesto di riequilibrare le presenze sul territorio.
19 milioni di euro stanziati dal Ministero” -continua Fucito – “che andranno inevitabilmente ad aggravare le ristrettezze della spesa sociale già inconsistente per le famiglie italiane, finalizzati ad una accoglienza imposta come necessità ma frutto unicamente di scelte politiche che devono essere denunciate.
Fa da spalla al Prefetto l’assessore Ferretti che ammette con candore che non esistono spazi e strutture disponibili in Comune di Siena, pur evidenziando con inopportuno orgoglio che quasi duecento richiedenti asilo (privi quindi di status) saranno comunque ospitati nel territorio comunale senese. Appare chiaro” – conclude la nota del movimento dalla tartaruga frecciata- “che questa nuova ondata di clandestini distribuiti tra Siena ed i comuni limitrofi rappresenterà ulteriore linfa al fenomeno dell’accattonaggio e di altri ben più inquietanti fenomeni che potrebbero essere alla base di recenti fatti di cronaca, come la rissa per spartirsi gli spazi di fronte agli esercizi commerciali di via delle Province”.