Il partito a fianco degli studenti a giudizio perché protestavano contro il Ddl Gelmini
SIENA. Il 24 Luglio alle ore 13 presso il Tribunale di Siena si terrà l’ultima udienza del primo grado di giudizio a carico di 5 studenti, che si sono mobilitati contro l’approvazione del DDL Gelmini il 30 Novembre 2010. Quella mobilitazione è stata l’ennesima di una lunga serie di manifestazioni, occupazioni, proteste volte ad impedire l’approvazione di un decreto legge che ha smantellato la scuola pubblica e aperto la strada a quello che è oggi il decreto sulla “Buona Scuola”: una scuola pubblica dove i figli dei lavoratori saranno abituati ad avere un padrone e a lavorare gratis fino a 400 ore l’anno, mentre i figli dei più ricchi potranno permettersi le scuole private largamente finanziate dal Governo Renzi!
Questi 5 studenti sono stati colpiti da un atto repressivo perché si sono opposti allo stato di cose presenti: sono stati puniti perchè rei di essersi ribellati ad un futuro precario, così come sono stati colpevoli di essersi ribellati allo smantellamento dell’azienda e ad un futuro di miseria gli operai dell’AST di Terni, con il risultato di essere stati manganellati dalla polizia a Roma; allo stesso modo in cui sono stati licenziati 5 operai della FIAT di Pomigliano perchè colpevoli di ribellarsi al modello Marchionne che costringe gli operai allo sfruttamento più estremo!
La repressione è lo strumento che la classe dominante e la Borghesia utilizzano per impedire l’organizzazione di operai e studenti che ogni giorno si mobilitano per cercare di costruire un’alternativa politica al sistema in cui vivono e che non garantisce loro alcun futuro. Ma allo stesso tempo dimostra quanto la Borghesia sia debole perchè costretta ad agire con la forza, a superare le proprie stesse leggi per potersi garantire ancora privilegi e profitti. Se ai nostri occhi sembra forte è perché la classe operaia e le masse popolari non fanno valere ancora la propria forza!
Quello che fa tremare la borghesia è proprio la paura che studenti e lavoratori tornino ad organizzarsi e a lottare insieme per costruire una nuova società. L’unità studenti lavoratori è il primo passo per creare quella rete solidale tra singoli, tra Organizzazioni Operaie e Popolari, per promuovere la costruzione di un Governo di tipo nuovo, che metta al centro gli interessi della classe operaia e delle masse popolari, e non quelli della borghesia. Un Governo pronto e capace di colpire chi specula e si arricchisce grazie a ridimensionamenti delle aziende, a delocalizzazioni e licenziamenti, e che allo stesso tempo garantisca un lavoro utile e dignitoso per tutti e un’istruzione gratuita di qualità. Può farlo solo un Governo d’Emergenza espressione degli Organismi Operai e Popolari che da subito pongono le basi, anche attraverso la solidarietà a chi viene colpito ingiustamente, per costruire quella rete coesa capace di prendere in mano la direzione dei territori, di decidere per i propri posti di lavoro, per la scuola, per la sanità.
La classe operaia può e deve mettersi alla testa di un processo di trasformazione di questa società, e può farlo da subito, partendo dal manifestare la propria solidarietà agli studenti processati, attraverso un gesto concreto: chiediamo alle RSU, agli operai, di esprimersi pubblicamente e solidarizzare in difesa di chi ha lottato e lotta per garantire un accesso all’istruzione gratuita e di qualità ad ogni giovane delle masse popolari!
Partito dei Carc_Sezione di Siena/Val d’Elsa