Valentini: "Lavorare alla fase progettuale per la candidatura e concorrere al titolo avrebbe significato distogliere risorse umane e finanziarie da altri progetti"
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SIENA. Come ha illustrato Giuseppe Giordano (Movimento Civico Senese) durante la seduta consiliare di ieri, 28 marzo, “la Capitale italiana dei Giovani è un titolo attraverso cui le città hanno la possibilità di mettere in mostra la propria progettualità in tema di politiche giovanili per promuovere idee e attivare iniziative innovative”. Il riconoscimento è promosso dal Forum nazionale dei Giovani, in collaborazione con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, l’Agenzia nazionale per i Giovani e ANCI Giovane.
Rilevando come “Siena sia una città con un’importante e storica vocazione a favorire le politiche di partecipazione delle nuove generazioni a livello sociale, culturale, politico e professionale” e che il termine di presentazione delle candidature scade il prossimo 31 marzo, Giordano ha chiesto se il Comune di Siena intende avanzare richiesta per il titolo di Capitale italiana dei Giovani.
All’interrogazione, sottoscritta anche da Pietro Staderini (Sena Civitas), Andrea Corsi e Massimo Bianchini (L’Alternativa) e dal gruppo consiliare Laura Sabatini e Alessandro Trapassi, ha risposto il sindaco Bruno Valentini: “Abbiamo valutato con attenzione questa opportunità ma non l’abbiamo ritenuta di particolare interesse, in quanto non porta a un grado di visibilità particolare o a forme di ritorno economico. Insomma non c’è premialità, ovvero “il gioco non vale la candela””.
Valentini ha spiegato che “lavorare alla fase progettuale per la candidatura e concorrere al titolo avrebbe significato distogliere risorse umane e finanziarie da altri progetti e ambiti nei quali stiamo investendo fermamente: sono ben 40 i milioni di euro generati dal volume di investimenti che attiveremo nel corso del 2017”. “Si tratta di fare delle scelte – ha concluso – e in questo caso, sulla base delle priorità e dei programmi dell’Amministrazione, abbiamo optato per altri obiettivi”.
Giordano si è dichiarato “dispiaciuto per la risposta arrendevole del sindaco” e “non soddisfatto, perché partecipare sarebbe stato un buon segnale. A sostegno del bando i suoi promotori evidenziano, infatti, la possibilità per la città vincitrice del premio di sviluppare linee virtuose di sviluppo a lungo termine, aumentare la propria visibilità con ricadute turistiche e culturali, divenendo il luogo ideale per incontri nazionali e internazionali, ospitando conferenze, seminari e iniziative legate ai giovani, reperire fondi pubblici e privati a beneficio della città”.