di Augusto Mattioli
SIENA. Rita Bernardini, già segretaria dei Radicali e attualmente componente della presidenza, è stata assolta dal tribunale di Siena dall’accusa di detenzione con coltivazione finalizzata alla cessione di cannabis perche’ ” il fatto non sussiste”. Il pm Carlo Maria Gliozzi aveva chiesto una condanna a tre mesi e 900 euro di multa.
La vicenda per la quale Bernardini è stata processata risale al congresso nazionale dei Radicali svoltosi a Chianciano nel novembre del 2014, quando aveva ceduto della cannabis a persone malate perché si potessero curare.
Ha sottolineato Bernardini: “Si tratta di una sentenza molto importante di cui aspettiamo le motivazioni perché può costituire un precedente, soprattutto per coloro che sono costretti a coltivarsi la cannabis per potersi curare oppure per coloro che la cedono a malati che non riescono attraverso le strutture pubbliche pur in presenza di una legge – ad accedere a questo tipo di farmaci”. “Una grande conquista”, ha concluso.
“Ritengo che questa sentenza sia molto importante – ha commentato l’avvocato difensore Giuseppe Rossodivita – perché non lascia spazio a molti dubbi, la formula di assoluzione ha accolto la tesi della totale inoffensività della condotta legata al fatto che la cessione doveva essere per soggetti che dalla cannabis avevano benefici terapeutici ed erano dotati di prescrizione medica”.