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SIENA. Dall’associazione Buongoverno Mps riceviamo e pubblichiamo.
“Da notizie di stampa si apprende che BCE ha chiesto a BMPS un rafforzamento patrimoniale di €mln. 700 per poter autorizzare lo scorporo di 8 €mld. nominali di crediti deteriorati.
Pur comprendendo la complessità dell’operazione e le eventuali ricadute sui piccoli azionisti, già mortificati ed azzerati in questi anni, crediamo che questa richiesta sia giusta e legittima nel rispetto del principio di sana e prudente gestione.
Viene da domandarsi se Bankit si sia mossa con la stessa cautela, e con la professionalità che dovrebbe essere propria da parte dell’Ente di controllo sul sistema bancario, allorché rilasciò l’autorizzazione all’acquisizione di Antonveneta.
A tal proposito, tenendo conto di una dichiarazione rilasciata da Bankit nel 2013, ci sorgono grossi dubbi, se non certezze!!! “… Considerate le finalità e le caratteristiche dell’operazione e avuti presenti gli impegni assunti al fine di sostenerne l’onere sotto il profilo patrimoniale, finanziario ed economico, si rilascia a BMPS l’autorizzazione, ai sensi degli artt. 19 e 53 del D.Lgs.”.
Chi pagherà i danni provocati agli originari azionisti di BMPS e a quelli che sottoscrissero gli Aumenti di capitale del 2014 e 2015?
I consiglieri del CDA del Monte nella riunione, che sembra convocata per il 30 luglio, rinunceranno all’azione di responsabilità (i cui termini decadrebbero il 5 agosto prossimo), nei confronti dell’ ex-presidente Profumo, che potrebbe tuttavia essere ritenuto colpevole dal Tribunale di Milano???
Vogliamo sperare di no! Secondo il comportamento del buon padre di famiglia”.