SIENA. Da Franco Bossini del Movimento Civico Senese riceviamo e pubblichiamo.
“Serve maggiore incisività da parte del Comune nei confronti di Sei Toscana affinché vengano risolti i problemi della raccolta dei rifiuti. Non siamo per nulla soddisfatti per come Sei Toscana ha gestito negli ultimi anni la sostituzione dei vecchi cassonetti. Entrambe le tipologie sono, infatti, totalmente inadeguate per un corretto conferimento dei rifiuti: in un caso troppo piccoli per soddisfare le esigenze dei quartieri, in un altro estremamente pericolosi per il sistema di conferimento attraverso l’utilizzo di calotte in grado di raccogliere solo sacchi di piccole dimensioni.
Questo sistema induce pericolosamente molta gente a spingere con le mani i sacchi nelle calotte che possono rivelarsi delle pericolosissime tagliole. Così è impossibile educare la popolazione ad un corretto conferimento perché assai spesso i meccanismi non sono funzionanti e la gente è costretta ad abbandonare le buste per strada oppure sui cassonetti. Che dire poi delle difficoltà incontrate dagli anziani che non hanno pratica con l’utilizzo della tessera (la cd 6Card) o dai turisti che ne sono sprovvisti? Eppure la vicina Grosseto è dotata di cassonetti molto più efficienti e tutto sembra funzionare bene. Perchè Sei Toscana usa due pesi e due misure? In ogni caso la prossima amministrazione dovrà intervenire con maggiore autorevolezza affinché il gestore rimedi ad errori evidenti e, allo stesso tempo, possa proporre soluzioni diverse quali, ad esempio, la raccolta attraverso contenitori interrati ormai comunemente utilizzati in numerose città con caratteristiche morfologiche del territorio analoghe alla nostra.
Quest’ultima è una proposta rimasta inascoltata che il Movimento Civico Senese aveva già presentato durante il mandato amministrativo 2013-18. Occorre, inoltre, segnalare la necessità di rivedere tempi e modalità di conferimento e raccolta dei rifiuti nel centro storico (per evitare l’indecoroso ed antigienico stazionamento dei sacchi per le strade ad inizio mattina), nonché la collocazione delle aree ecologiche in cui sono stati posizionati i cassonetti, che in molti casi appaiono inadeguate rispetto alle esigenze della popolazione, come nel caso di Strada delle Luglie e della zona di Derna, tanto per citare alcuni degli esempi più paradossali per i quali ancora non si è giunti ad una soluzione, nonostante la disponibilità dei residenti”.