SIENA. Da Lorenza Bondi e Marco Falorni, Gruppo consiliare Forza Italia-Udc-Nuovo Psi, riceviamo e pubblichiamo.
“L’equilibrio tra le istanze di chi viene via dai propri Paesi di origine per cercare una vita migliore e le realtà in cui queste persone si riversano, non è cosa semplice. Fenomeni migratori con cui, per questioni geopolitiche, ambientali ed economiche, le Amministrazioni locali si trovano oramai da tanti anni a doversi confrontare”. Così i consiglieri comunali Lorenza Bondi e Marco Falorni del Gruppo Forza Italia-Udc-Nuovo Psi sul caso dei pakistani a Siena. “Come consiglieri comunali riceviamo segnalazioni e foto da parte di residenti della zona di San Marco e di contradaioli della Chiocciola, che denunciano le condizioni di criticità del Parcheggio Il Duomo a causa dei continui accampamenti. Comprensibile, umanamente, che i pakistani cerchino un ‘rifugio’, ma altrettanto legittimo e comprensibile lo stato di tensione che stanno vivendo contradaioli e residenti. Qui non si tratta di mettere gli uni contro gli altri. Si tratta di preservare una città, Siena, che ancora può essere considerata un’isola abbastanza felice e tale deve rimanere. E come Amministratori abbiamo prioritariamente il dovere di garantire ai nostri cittadini anche il diritto a sentirsi sicuri, oltre a quello di esserlo.
Come evidenziato dal Comune di Siena i numeri degli arrivi, con oltre 1300 richieste di asilo territoriali nel sistema di accoglienza simili a quelli di Firenze, sono sproporzionati per il nostro territorio e per quello della provincia.
L’Amministrazione comunale di Siena si è trovata a dover affrontare un qualcosa, che sta progressivamente diventando emergenza, mettendo in campo una serie di azioni tra cui la messa a disposizione della Prefettura dell’immobile di Montalbuccio, i contributi mensili alla Caritas per l’accoglienza. Ma il Comune di Siena non può farsi carico oltremodo di un fenomeno del genere, è necessario che la stessa riflessione sia affrontata anche in altri comuni della provincia”.
I due consiglieri comunali concludono con una riflessione “Poiché i fenomeni migratori non sono un qualcosa emerso in questi ultimi anni, non possiamo non rilevare la mancanza di visione anche su questo tema da parte di tutte le Amministrazioni di centro sinistra che si sono succedute nei decenni precedenti. Quello stesso centro sinistra che ha sempre fatto dell’accoglienza una sua ‘bandiera’, ma alla prova dei fatti non ha realizzato, in anni peraltro in cui i bilanci del Comune erano molto più sostanziosi grazie alle erogazioni della Fondazione MPS, nulla di veramente concreto in grado di contenere un problema che oggi l’Amministrazione del Sindaco Fabio – che ha ben presente la questione – sta cercando di farvi fronte con disponibilità economiche molto meno ampie rispetto al passato”.