A palazzo Berlinghieri il via ai lavori del progetto sulle buone pratiche urbanistiche
SIENA. Si è svolto ieri, martedì 5 settembre, nella sala Maccherini di palazzo Berlinghieri, il primo incontro del Gruppo Locale Urbact BiodiverCity, il progetto internazionale al quale Siena prende parte insieme ad altre nove città europee. La natura al centro, con un ruolo di primo piano nello sviluppo sostenibile: l’ambiente è una sorta di stella polare che le comunità e le città partner (fra cui, appunto, Siena) devono seguire per la progettazione urbanistica. E’ questa la “filosofia” che unisce il progetto. Il Gruppo Locale di Siena, di cui hanno scelto di far parte enti, associazioni e altre realtà del territorio, si occuperà di realizzare pratiche inerenti la biodiversità urbana e si impegnerà a coordinare le azioni dei singoli in modo da accrescerne l’efficacia.
Al primo incontro, che ha visto la presenza di oltre quaranta persone, hanno partecipato l’assessore all’ambiente Barbara Magi e rappresentanti di Carabinieri, Fondazione Mps, Università degli Studi, Università per Stranieri, Legambiente, Magistrato delle Contrade, Museo di Storia Naturale, Urbinat, Arci, Consorzio Agrario, Ordine degli Agronomi, Istituto Agrario Ricasoli, associazione “La Diana”, Siena Art Institute, associazione “Beni Comuni”, Vernice progetti Culturali, Orto Botanico, Orto de’Pecci, Straligut, LaLut, Egumteatro, associazione “Amici della Bicicletta”, Arancia Blu e Ats Boschetto San Miniato.
La creazione di un Gruppo Locale fa parte delle linee guida Urbact, come spiegato alla “Urbact University” di Malmo, svoltasi in Svezia dal 28 al 30 agosto scorsi. Il Comune di Siena era presente alla tre giorni con il responsabile dei progetti internazionali Iuri Bruni e il coordinatore del progetto Urbact Marcello Sacco: l’evento ha dato il via, contemporaneamente, a tutte e trenta le iniziative a livello europeo e ha fornito le basi metodologiche per coordinare le modalità operative dei gruppi di lavoro.
Obiettivo di Urbact, la linea di finanziamento dell’Unione Europea che ha dato vita a BiodiverCity, è infatti la promozione delle buone pratiche finalizzate a conoscere, tutelare e promuovere la biodiversità urbana. Una serie, quindi, di comportamenti virtuosi improntati al rispetto dell’ambiente naturale e alla sua integrazione con l’attività antropica. Urbact mette in rete le città, al fine di sviluppare un progetto urbano unitario da diffondere successivamente a livello europeo. Trenta i progetti complessivi finanziati dall’Europa, che coinvolgono un totale di 252 città, suddivise su ventotto nazioni. Il bando per divenire partner di BiodiverCity è stato vinto, a fine giugno, dal Comune di Siena.
“Siamo solo al primo di una serie di incontri che si preannunciano sfidanti e intensi – ha dichiarato l’assessore all’ambiente Barbara Magi, che ha partecipato alla riunione – la grande adesione riscontrata non può che spingerci ad entrare nel vivo e far sì che la nostra città possa diventare un modello di biodiversità. BiodiverCity ha nella sua essenza la biodiversità intesa come rete della vita e rispetto dell’ambiente. Su questi due cardini si svilupperà il nostro progetto, che intendiamo sottoporre agli altri partecipanti del Gruppo Locale per integrarlo con gli altri progetti già esistenti”.