"Auspichiamo una sintesi unitaria", dichiarano gli esponenti democratici dopo lo "strappo" avvenuto nei giorni scorsi tra Cgil e le altre sigle sindacali
SIENA. “L’incontro del prossimo 9 gennaio tra GSK e rappresentanze sindacali è un fatto positivo. Riteniamo importante riprendere il confronto tra le parti per recuperare un quadro di relazioni sindacali condiviso e coerente”. È questo il messaggio che Susanna Cenni e Simone Bezzini, rispettivamente parlamentare e consigliere regionale Pd, lanciano alla vigilia dell’incontro convocato da Confindustria per rimettere intorno a un tavolo GSK e tutte le sigle sindacali dopo lo “strappo” dei giorni scorsi con la Cgil avvenuto rispetto all’accordo per il rinnovo o la stabilizzazione sui contratti di lavoro.
“I vaccini, e la ricerca in questo campo, a Siena – sottolineano Bezzini e Cenni – rappresentano una vocazione storica della città e una prospettiva di sviluppo per il territorio e la Toscana. A maggior ragione se li si inquadra all’interno del settore delle scienze della vita. Un comparto che sta sviluppando, proprio a Siena, un ecosistema costituito da imprese e professionalità che garantiscono eccellenza, rapporti con il mondo della ricerca, innovazione e occupazione. In questa cornice gioca un ruolo fondamentale la presenza di GSK, per il suo profilo internazionale, per il valore delle professionalità che esprime, per l’investimento fatto nel territorio. Garantire la migliore qualità del lavoro possibile, comprese le potenzialità di crescita e stabilizzazione dei rapporti occupazionali. Auspichiamo il superamento delle divisioni tra sigle e lavoratori e crediamo che la ripresa del confronto tra le parti sia essenziale per recuperare un quadro di relazioni sindacali condiviso e coerente con le intese nazionali tra le organizzazioni datoriali e quelle rappresentative dei lavoratori. Non vogliamo intervenire su questioni che attengono l’autonoma contrattazione tra le parti, ma riteniamo fondamentale uno sforzo per trovare la sintesi più avanzata possibile tra le esigenze tese a garantire competitività e prospettiva agli stabilimenti senesi di GSK e il bisogno di trovare spazi che consentano di migliorare le condizioni di tanti lavoratori, a partire da percorsi che favoriscano la stabilizzazione dei rapporti di lavoro. Il nostro auspicio – concludono Cenni e Bezzini – è che si trovi una soluzione unitaria”.