Lo afferma Franceschelli, candidato del Pd al Senato per Siena, Grosseto, Arezzo
SIENA. “A fine agosto, incontrando il mondo delle associazioni e facendomi portavoce delle loro difficoltà, avevo lanciato la proposta di un provvedimento nazionale immediato per attivare forme di ristoro alle associazioni colpite dal caro energia. Oggi il Governo, dopo la richiesta del segretario del Partito Democratico Enrico Letta e su proposta del ministro Andrea Orlando, ha inserito nel Decreto aiuti Ter un contributo straordinario per gli enti del terzo settore contro il caro energia.
Un provvedimento che va nella direzione auspicata e che rappresenta il riconoscimento per il lavoro che il mondo dell’associazionismo diffuso svolge quotidianamente per chi è più in difficoltà”. Lo sottolinea Silvio Franceschelli, candidato del Partito Democratico nel Collegio uninominale per il Senato della Repubblica Siena, Grosseto, Arezzo alle prossime elezioni del 25 settembre.
Il contributo è pari al 25% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica effettivamente utilizzata nel primo, secondo, terzo e quarto trimestre 2022, e a parziale compensazione dei maggiori oneri effettivamente sostenuti per l’acquisto del gas naturale, un eguale contributo straordinario pari al 25 per cento, per quello consumato nel primo, secondo, terzo e quarto trimestre 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici.
Il Decreto prevede risorse per sostenere gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti che gestiscono servizi sociosanitari e sociali svolti in regime residenziale, semiresidenziale e domiciliare rivolti a persone con disabilità, che in conseguenza all’aumento dei costi dell’energia termica ed elettrica hanno subito un incremento dei costi dell’energia superiore al 30 per cento relativamente al medesimo periodo nell’anno 2019.
Nella sola Toscana sono oltre 7.300 le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale e le cooperative sociali attive. Si tratta di realtà che operano nei settori più diversi: dall’ambito sociale e sanitario a quello culturale, ricreativo, ambientale, sportivo. Nel 2020 il 57,5% delle organizzazioni di volontariato ha svolto attività in risposta all’emergenza, soprattutto per l’erogazione di beni e servizi di prima necessità.