I sindacati Fim, Fiom, Uilm, UglMil hanno incontrato oggi il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, assieme alla sottosegretaria con delega alle crisi d’impresa, Fausta Bergamotto.
“Il settore dell’elettrodomestico in Italia deve essere tutelato e rilanciato. Oggi era importante ascoltare i rappresentanti dei lavoratori che operano in quegli stabilimenti cosi’ significativi per il comparto”, ha detto Urso.
L’azienda è detenuta al 75% da Ardutch BV (holding olandese controllata da Arcelik) e al 25% da Whirpool Emea Holdings LLC e conta sette stabilimenti produttivi sul territorio nazionale (Fabriano, Comunanza, Carinaro, Siena, Cassinetta di Biandronno, Pero, None).
Urso ha affermato: “Prendiamo l’impegno a proporre all’azienda un incontro con i sindacati, per dare loro la possibilità di confrontarsi sullo stato produttivo degli impianti e del mercato. Incontro che potrebbe avvenire entro il mese di giugno'”.
Il 19 aprile c’era stato al Mimit un incontro con i vertici di Beko Europe, che aveva manifestato l’intenzione di condividere con il ministero i piani industriali per l’Europa e di avviare prossimamente un confronto con le parti sociali.
La nuova proprietà si è mostrata disponibile a un incontro con i sindacati presso le sedi istituzionali. Il ministro ha sottolineato che non opporsi al provvedimento della golden power sarebbe interpretato come un’accettazione indiretta.
Il nuovo piano industriale, però, richiederà cinque o sei mesi, il che rappresenta una situazione critica considerando il ritardo degli investimenti da parte della vecchia proprietà. Il sindacato ha espresso preoccupazione per i licenziamenti e ha richiesto un incontro anticipato per discutere della situazione e ottenere chiarimenti sul futuro delle fabbriche.