SIENA. La situazione è grave ma non è seria avrebbe detto Ennio Flaiano nel commentare l’animosità che le minoranze consiliari (e in generale tutto un certo mondo politico) stanno riversando sull’evento al SMS previsto per il 16 gennaio e che vede protagonisti Antonio Socci e Diego Fusaro. Se il dato più inquietante è il risentimento con cui si vogliono caricare eventi di questa natura, ciò che più mi stupisce è l’immotivata pretesa di Pd e Per Siena di non poter discutere o anche semplicemente parlare di alcuni temi. Sul piano politico e ideologico le mie idee sono distanti anni luce, rispetto alla formazione di Socci o a quanto più volte espresso da Fusaro, tuttavia chi oggi si straccia le vesti gridando alla deriva sovranista e populista del Comune non solo mente sapendo di mentire, ma – cosa ben più grave – vorrebbero forse inibire o impedire il dibattito? Possono piacere o meno i contenuti che verranno discussi ma questo accanimento, che sarebbe comico se non fosse tragico, è tipico di un vecchio retaggio della politica senese che va contrastato, quello sì. Il pensiero unico nella nostra città è finito.
Tommaso Bartalini, consigliere comunale della lista Voltiamo Pagina