Verso il processo gli ex-dipendenti Baldassarri, Toccafondi, Pontone e Pantalena
SIENA. La procura di Siena ha chiuso le indagini sulla cosiddetta “banda del 5%”, composta da ex esponenti della banca Mps. Il Nucleo Speciale di Polizia valutaria della Guardia di Finanza ha notificato ai 13 indagati l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, coordinate dal procuratore Salvatore Vitello, condotte dai sostituti procuratori Giuseppe Grosso, Antonino Nastasi e Aldo Natalini assieme al Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma, che hanno ricostruito l’operatività di trading del Monte dei Paschi.
Le contestazioni riguardano “il delitto di associazione a delinquere transnazionale, finalizzata alla commissione di più delitti di truffa aggravata in danno del patrimonio dell’istituto di credito Banca Monte dei Paschi di Siena”, si sottolinea. Nell’inchiesta, la cosiddetta banda del 5%, sarebbe stata ‘guidata’ dall’ex responsabile dell’area Finanza della banca senese, Gian Luca Baldassarri. Indagati anche ex funzionari della banca e broker finanziari. Oltre a Baldassarri, il suo vice Alessandro Toccafondi, l’ex responsabile della filiale di Londra della banca senese Matteo Pontone, e Antonio Pantalena, anche lui ex funzionario Mps.
Sono inoltre indagati Fabrizio Cerasani, socio fondatore e direttore della società Enigma Securities di Londra e legale rappresentante in Italia, e tre brokers della stessa società, Maurizio Fabris, David Ionni, Agnese Marchesini e Luca Borrone. Indagati anche Alberto Torghele e Fabio Allocco titolari del Gruppo Lambda Securities. Ruoli più defilati avrebbero avuto altre persone. In particolare, sulla base degli accertamenti svolti anche mediante rogatorie estere (tra cui Lussemburgo, San Marino, Singapore, Gran Bretagna e Svizzera), sono state ipotizzate due associazioni per delinquere transnazionali, “entrambe partecipate da personale dell’istituto senese”.