La Giostra del Saracino del 2 settembre è stata dedicata al centenario della fine della Grande Guerra
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di Augusto Mattioli
SIENA. La giostra del Saracino svoltasi lo scorso 2 settembre, vinta da Porta Santo Spirito (la 36° del curriculum), ha celebrato la fine della prima Guerra mondiale. La Lancia d’oro, il premio che va ai vincitori, era infatti dedicata alla Prima guerra mondiale, nel 100º anniversario della sua conclusione.
Gli aretini sono dunque arrivati primi nella corsa alla dedica della loro festa. Ed è presumibile l’abbiano decisa per tempo. In effetti sul sito on line di “Arezzo notizie” del 3 febbraio del 2018 si annuncia che “la Giostra di San Donato, di sabato 23 giugno, sarà dedicata alla Fiera Antiquaria nel cinquantesimo anniversario della prima edizione che si svolse in Piazza Grande il 2 giugno 1968 “ mentre quella della Madonna del Conforto del 2 settembre” sarà dedicata alla fine della Prima Guerra Mondiale nel centenario della sua conclusione”. La medesima motivazione per il palio straordinario è stata ritenuta valida dalla giunta di Siena (lo si sapeva o meno della decisione aretina?), passando la palla alle contrade, che – a maggioranza – hanno accettato di correre. Così ci ritroviamo a disputare un palio organizzato in fretta e furia, senza una programmazione adeguata, che costringe macchina comunale, contrade e la città in generale ad uno sforzo importante nel momento della fine delle vacanze. Infine una domanda. Proponenti senesi copioni e senza idee oppure decisione di una motivazione simile in linea con indicazioni provenienti da chissà chi per celebrare la storica vittoria a Siena di una parte politica?