Il "fuoco amico" sulla candidatura dell'attuale sindaco?
di Augusto Mattioli
SIENA. Avevamo conservato nelle registrazioni del cellulare una dichiarazione del sindaco De Mossi sull’addio alla giunta di centrodestra di Massimo Sportelli. L’abbiamo ascoltata di nuovo, pensando all’attuale situazione.
Il sindaco non spiegava il motivo delle dimissioni ricordando che “quello che succede nel miglio verde resta nel miglio verde”, citando il bel film con protagonista Tom Hanks. In effetti in quel miglio succedevano cose che non potevano essere messe in piazza. Un paragone del tutto sbagliato, perché la politica, l’amministrazione della cosa pubblica dovrebbero essere trasparenti. Allora il sindaco non spiegò alcunché, come non sta spiegando ora cosa succede nella sua maggioranza, che, in particolare nell’area delle liste civiche, sembra molto sfilacciata.
Le tensioni non mancano. Basti vedere cosa è accaduto tra De Mossi e il capogruppo di Fdi Maurizio Forzoni nel corso della riunione, in cui si doveva parlare del rimpasto di giunta per “senesizzarla” dopo avere fatto ricorso a persone – di cui non ci permettiamo di giudicare la competenza – pescate in altre città. Nell’area di centrodestra, che ovviamente guarda alle prossime amministrative, ci sarebbero venti contrari ad una seconda candidatura di De Mossi, le cui uscite, qualche volta sfuriate, non sembrano essere state gradite ai destinatari. Insomma, si farebbe strada una sorta di “antidemossismo” su cui forze diverse potrebbero compattarsi. In ogni caso la campagna elettorale per il comune è iniziata da tempo. Come sempre vedremo una sorta di pendolarismo di chi, fiutando il vento, dopo avere sostenuto De Mossi, cerca di avere qualche apertura nell’area di centrosinistra, magari fidando sul proprio gruzzoletto di voti.
Ma può succedere anche che qualcuno ceda alle lusinghe dell’attuale sindaco per ottenere magari un assessorato. Un stipendio da assessore non si rifiuta mai.