Tanti gli "occhi spenti" nelle via del centro. In cammino tra affittasi, vendesi e chiusure di attività
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di Augusto Mattioli
SIENA. Vorremmo chiedere a qualche proprietario di fondi con il cartello “affittasi” se trovano conveniente tenerli sfitti in attesa che qualche imprenditore danaroso o società importanti accettino le cifre che chiede o se sarebbe più conveniente abbassare il prezzo e consentire la ripresa di qualche attività. Domanda, pensiamo (male), destinata ad non avere alcuna risposta. Si vede che queste persone si possono permettere di rinunciare ad entrate anche consistenti, contando su quelle degli anni delle vacche grasse.
Queste osservazioni danno l’occasione per parlare della situazione dovuta ai numerosi fondi sfitti (l’ultima, dolorosa, quella della libreria Palomar) nelle strade all’interno delle mura storiche. Siamo andati in giro per fotografarne alcuni passando per Via Camollia e la vicina Lizza, quindi via Montanini, via Banchi si sopra, Via Banchi di sotto, Via delle Terme, Via dei Termini. Si tratta di una parte della città che lentamente si degrada e resta al buio.
Ovviamente il nostro giro non è completato. Per questo chiediamo la collaborazione dei lettori (e della loro nostalgia per la Siena che fu) per aggiungere altre immagini a quelle pubblicate. Basta un cellulare per immortalare la decadenza.
Le foto si possono inviare per e-mail a redazione@ilcittadinoonline.it. Chi preferisce utilizzare whatsapp invii i propri scatti al 3384990040.