A ciascuno la propria colpa, grande o piccola che sia
di Augusto Mattioli
SIENA. L’onorevole Guglielmo Picchi, commissario della Lega, parlando di Banca Mps, nel corso della presentazione della candidatura alle suppletive alla Camera di Tommaso Marrocchesi Marzi, non ha perso l’occasione per attaccare quell’area di centrosinistra che ha “sciattato “ (il verbo è nostro), la banca e la Fondazione (svenatasi per gli aumenti di capitale). Giusto criticare duramente, ci mancherebbe, chi ha avuto responsabilità di governo della città e delle sue risorse. Ma il deputato ha perso l’occasione per parlare del fatto che i soldi che arrivavano dalla Banca tramite la Fondazione li hanno presi tutti. Basta guardare gli elenchi delle elargizioni.
Ci si domanda spesso perché è stata fatta l’operazione Antonveneta, senza che lo sapesse il buon Gabriello Mancini, l’allora presidente di FMps (lui ha sempre detto cosi), e senza neanche fare un controllo preciso di cosa contenesse, quello fa qualsiasi persona quando acquista un’auto usata. Figurarsi una banca! E’ da ricordare che i commenti sull’acquisto di Antonveneta allora furono (quasi) tutti favorevoli. Ma in Borsa, dove le cose si sanno bene, il titolo Mps ebbe un crollo del 10%.
Picchi avrebbe dovuto essere più cauto nel suo giudizio e studiare il capitolo completo di storia di quel periodo. E prendere esempio dal suo collega senatore Massimo Mallegni di Forza Italia, che fa parte della coalizione che ha candidato a deputato Marrocchesi. Proprio a Siena, da responsabile toscano del suo partito, riconobbe in conferenza stampa che su Mps la Forza italia di Verdini qualche pecca l’aveva avuta.
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