Il segreto di Pulcinella delle nomine in Fondazione

di Augusto Mattioli
SIENA. Diventa un “giallo” la storia di chi avrebbe suggerito il nome di Daniele Tacconi, addetto alle relazioni esterne del Comune di Siena, di area socialista, come candidato alla presidenza della Fondazione Mps, su cui non mancano appetiti e interessi nonostante che l’ente non sia, dal punto di vista patrimoniale, quello di una volta. Quando in occasione delle nomine le guerre erano nucleari. Magari non a torto perché controllare la Fondazione, azionista di maggioranza della Banca, significava avere grande potere. Che i senesi si sono fatti sfilare.
Appare chiaro che far uscire oggi il nome di Tacconi, collaboratore stretto del sindaco Luigi De Mossi, ha avuto il significato di bruciarne la candidatura. Tacconi pare non abbia reagito tanto bene, ovviamente, andando alla ricerca di chi avrebbe provocato l’uscita delle due ampie pagine che il Corriere di Siena ha dedicato alle nomine della Fondazione. Pare che l’interessato abbia una idea del suggeritore ma i nomi che stanno circolando non mancano.