Dagli amici mi guardi Iddio...
di Augusto Mattioli
SIENA. Riccardo Galigani, capolista della Lega (non più “Nord” ma ormai italiana) nella lista senese per le elezioni regionali, l’ha combinata – politicamente – grossa. Con il suo appello al “voto utile” ha mandato il frantumi la coalizione di centrodestra a Siena. Ha detto, papale papale, nel corso della presentazione delle candidature regionali: “Il nostro è un collegio elettorale che se vuole essere rappresentato a Firenze da un consigliere regionale (che potrebbe essere lui .-ndr) deve avere nei suoi elettori la maturità politica di non disperdere il voto in questa tornata elettorale in cui, numeri alla mano, SOLO LA LEGA (il maiuscolo è nel testo ufficiale della sua dichiarazione .-ndr) può essere in grado di esprimere un rappresentante di Siena in consiglio regionale. Per questo faccio appello a tutti gli elettori che non si riconoscono nelle candidature espresse dall’alto della sinistra, di concentrare il voto sulla lista della Lega”. Fin qui le considerazioni di Galigani, che, appunto per i numeri attuali della Lega, possono anche essere plausibili, ma che gli “alleati” non hanno affatto apprezzato.
Forza Italia, che già gradisce poco Susanna Ceccardi, parla in una nota di “grosso stupore” per le dichiarazioni di Galigani,dispiacendosi che “un esponente della Lega senese valuti inutili i propri compagni di viaggio” e dicendosi “convinti che sia solo un brutto “scivolone” del nostro collega di coalizione”.
“L’unico voto utile è quello dato per far vincere Susanna e liberare finalmente la Toscana – sottolinea Francesco Michelotti, assessore comunale a Siena, nella sua veste di coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia -. L’appello della Lega, peraltro ragionato e non estemporaneo, è del tutto fuori luogo, come non è in alcun modo condivisibile il richiamo alla maturità politica dell’elettorato. Chi vota Fdi o Forza italia o la civica è immaturo?”.
Peraltro non mancano all’interno dei partiti della coalizione di centrodestra frizioni tra candidati dello stesso partito. Il sempiterno Lorenzo Rosso e l’avvocato Riccardo Pagni, neofita dell’attività politica diretta e quindi soggetto a qualche scivolone, in concorrenza alle regionali si sono beccati sulle questioni della sicurezza a Siena e in particolare sulla situazione di Salicotto. La concorrenza è concorrenza. Un seggio regionale val bene una polemica.