La politica del "cambiamento" coinvolge anche il Palio?
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di Augusto Mattioli
SIENA. I contradaioli, si sa, sono faziosi. Giustamente, molto faziosi. Farebbero di tutto o quasi per far vincere la propria Contrada e mettere in cattiva luce l’avversaria. Questo è il gioco del palio, in qualche caso con comportamenti sopra le righe, ma la realtà è questa.
Pur avendo una immensa fiducia nell’onestà dei deputati della festa nominati dal Comune di Siena, uno della Pantera, uno dell’Aquila (due contrade “avversarissime” in piazza il 2 luglio) e uno dell’Istrice che non corre, ci domandiamo quali sono stati i ragionamenti e le valutazioni dell’amministrazione in merito alle scelte.
Fino al recente passato la scelta dei deputati della festa veniva fatta con persone le cui contrade non erano presenti in piazza. E non ci pare ci siano stati problemi. Una scelta – che fa discutere non poco il mondo delle contrade – in nome del “cambiamento”?