Il Partito si dia una mossa sulle amministrative
di Augusto Mattioli
SIENA. “Se guardiamo al futuro le condizioni di bilancio del comune consentono di guardare con fiducia all’attività della Biblioteca degli Intronati”. Il sindaco Bruno Valentini, in occasione della presentazione del bilancio sociale dell’ente presieduto da Roberto Barzanti, ha fatto un preciso riferimento al lavoro fatto dalla sua amministrazione per risanare il bilancio comunale. Tema che lui considera un punto a favore della sua intenzione di ricandidarsi alla guida del Comune di Siena. O per indicazione diretta da parte del suo (?) partito, cosa abbastanza improbabile per il momento, o attraverso le primarie.
Nel Pd della città la situazione sembra ancora in stallo, riguardo alla candidatura a sindaco e le strategie per la campagna elettorale. Mentre altri gruppi e partiti, più o meno bene, si stanno muovendo, il Partito Democratico (che a vedere i risultati elettorali nazionali ha ancora un gruzzolo consistente di voti), non riesce a decidere. E non soltanto per la dura botta delle politiche. Di questo passo rischia di andare sempre di più spaccato al voto e di perdere la guida del Comune.
Certo, il quadro generale della politica senese è molto variegato e spezzettato, tanto che si rischia di avere un esercito di candidati sindaci magari con poche truppe, ma comunque in grado di condizionare il risultato elettorale. Per cui non è secondario per il Pd trovare un accordo interno forte per evitare magari di avere ancora una frana elettorale non andando neanche al ballottaggio.
Il Pd sia chiaro e ora dica quali sono i motivi reali per i quali Valentini non è gradito. Perché spippola troppo al telefonino? Perché dice sempre la sua sui social? Perché non è stato ai patti con qualcuno? Perché ha fatto come gli pare nella gestione del Comune? Ci piacerebbe saperlo.
Magari dall’associazione Confronti che Valentini non lo può proprio vedere.