La memoria corta dei politici
di Augusto Mattioli
SIENA. “Noi non abbiano mai avuto nessun rapporto con Montepaschi. Diciamo che chi ha abusato e rovinato quella banca ha un’altra sigla di partito: è il Partito Democratico”. La parlamentare di Forza Italia, Nunzia De Girolamo, a Siena per inaugurare la sede di Forza Italia (di cui ricordiamo un’altra conferenza stampa quando militava poco tempo fa, per la verità insoddisfatta, nel partito di Alfano), deve avere avuto un vuoto di memoria o scarsa conoscenza delle vicende montepaschine e del ruolo che – in passato – ha avuto Forza Italia nella banca. Certo è un dato di fatto che molte responsabilità sono ovviamente di chi ha governato la città e, quindi, determinato le scelte in merito alla banca. Per questo molti esponenti anche nazionali del Pd preferiscono sorvolare sul tema.
Ma come vogliamo metterla sul ruolo avuto da Denis Verdini, in passato uomo forte del partito berlusconiano, prima di essere folgorato sulla via di Renzi? E come vogliamo metterla sul fatto che in occasione delle amministrative di Siena questo partito candidava personaggi a perdere? E come ancora vogliamo metterla se si pensa che, dopo l’acquisizione di Banca Antonveneta alla presidenza della stessa era stato messo Andrea Pisaneschi, appunto area Forza Italia.
Insomma,quei soldi della banca e della Fondazione facevano gola a tanti e non era certo infrequente qualche telefonata anche da gente dell’area di centrodestra al presidente di Mps Mussari (o a qualche suo collaboratore) per ottenere finanziamenti per le più varie attività.
De Girolamo quindi non faccia facile propaganda: un po’ di autocritica forse non guasterebbe.