di Augusto Mattioli
SIENA. Si è parlato di basket di alto livello all’Università di Siena per presentare la quarta edizione del corso di aggiornamento professionale di operatore delle società sportive, giunto alla sua quarta edizione. Un dibattito sul presente e sul futuro della palla a spicchi italiana ma con qualche riferimento anche al passato. E’ il caso di un’osservazione fatta da Massimo Faraoni, segretario della Lega nazionale di pallacanestro, riguardo al fatto che negli anni passati si sono spesi milioni per fare le squadre e pochi investimenti a partire dagli impianti, sottolineando che le spese pazze di qualche società. “Mi riferivo a Roma”, ha risposto a chi gli chiedeva se avesse pensato a Siena, che in quanto a spese per fare le squadre non ha scherzato.
Certo ai senesi ha fatto piacere, molto piacere, vincere scudetti nel basket e per quanto riguarda il Siena giocarsela con le grandi squadre della serie A. Era il tempo delle vacche grasse. Del panem et circenses, rete nella quale siamo caduti tanti, noi senesi. Ma oggi che tutto è svaporato, ci si chiede se non sarebbe stato lungimirante mettere ogni anno qualcosa da parte per migliorare il palasport che oggi ha problemi della struttura, per la quale è necessario l’adeguamento alla legislazione attuale, in nome della sicurezza. Insomma sarebbe stato importante che calcio e basket di alto livello fossero state anche un po’ formichine.
La Mens Sana dovrà spendere per continuare a utilizzare il Palasclavo. Il calcio invece si trova a vivacchiare nella Lega pro senza avere qualche struttura sportiva di cui si è sempre parlato ma mai realizzata e fare programmi soprattutto sul vivaio. Si era iniziato a Taverne d’Arbia ma si sa come è andata a finire.