Ma se il cda Mps si fa sempre più spesso a Milano, qualcosa vorrà dire
di Augusto Mattioli
SIENA. Il prossimo cda di Banca Mps si terrà lunedì a Milano. Come è accaduto nel mercoledì in cui il presidente Tononi ha annunciato, a sorpresa, di voler (!) lasciare il suo incarico ed in cui è stata ufficializzata la nomina di Morelli ad amministratore delegato al posto di Fabrizio Viola.
Una riunione che sembra quasi l’ennesima prova di direzione esterna a Palazzo Salimbeni che sembra destinato ad essere sempre più solo sede di rappresentanza. Ma la cosa non deve sorprendere. Perché le decisioni importanti che hanno riguardato e riguardano la banca le stanno passando da tempo sopra la testa di Siena essendo prese in sedi diverse Rocca Salimbeni. Che come città nel suo complesso conta sempre meno, non avendo i mezzi (vedi, ad esempio, l’esigua percentuale di azioni della banca in mano alla Fondazione Mps) e l’autorevolezza politica per poter dire qualcosa di decisivo e accettabile. Il futuro della banca insomma è in altre mani e saremo fortunati, molto fortunati, se la città riuscirà a mantenere la direzione generale a Siena e soprattutto posti di lavoro e stipendi. Estote parati.