I bla bla che stufano un paese
di Augusto Mattioli
SIENA. Madonna, che palle! Scusatel’espressione, ma sopportare le esternazioni del presidente del Siena Antonio Ponte, al di là di quello che dice, è davvero un sacrificio insopportabile perfino al giornalista più scafato. Poveri colleghi che seguono il Siena giornalmente! Ponte ha scelto questa volta il dopopartita dell’Aquila, dopo la vittoria della squadra, per sfogarsi come un tifoso qualsiasi. Il che non è precisamente un segno di equilibrio nei giudizi espressi. Parlare il meno possibile in questo periodo – che dovrebbe essere dedicato alla preparazione del futuro del Siena (vedi la trattativa con la signora Durio, che vuol comprare il Siena per fare un regalo al figlioletto) – sarebbe a nostro parere la cosa più saggia.
Sembra un Renzi qualsiasi: dà l’impressione di vedere complotti da per tutto. Compresi quelli organizzati dai giornalisti che oggi (qualche anno fa con una telefonata si faceva trasferire quello scomodo da un giorno all’altro), cercano di fare il loro mestiere.
Ma, del resto, in quanto a chiacchiere inutili a Siena non si scherza: vedi le polemiche tra il sindaco Valentini e il consigliere regionale Scaramelli, che non sembrano nemmeno tutti e due renziani e neanche dello stesso partito (che potrebbe essere avviato verso una sconfitta elettorale nelle future amministrative della città).
Ponte, Scaramelli, Valentini, per favore, ogni tanto state zitti.
