Quando si dice che il silenzio è d'oro...
di Augusto Mattioli
SIENA. Ma se i vari personaggi che a vario titolo si occupano della Fondazione Mps e della Banca lavorassero più in silenzio per cercare di risolvere un situazione difficile come quelle che ci troviamo di fronte? Il sindaco Valentini annuncia di voler incontrare i deputati della Fondazione di nomina comunale, tre su quattro gli rispondono che non se ne fa di niente (il quarto gli telefona), il presidente della Fondazione Clarich dice in un’audizione che ci potrebbero essere dei problemi riguardo alla permanenza della Direzione generale della banca a Siena con i futuri proprietari, dicendo una cosa purtroppo vera ma che innesca altre polemiche. Poi arrivano le varie prese di posizione sempre in tema Mps e Fondazione, come ai tempi nei quali a Siena comandava con il suo 50% e passa di azioni della banca. Lo diciamo contro il nostro interesse di giornalisti ma sarebbe meglio parlarsi direttamente lontano dai curiosi (giornalisti ndr) e chiarirsi su cosa fare per evitare che Siena con i nuovi proprietari della banca perda con la direzione generale i posti di lavoro e quindi stipendi eccetera eccetera. Ci domandiamo se non sia il caso che le istituzioni senesi (il Comune di Siena, l’università, quel poco che resta della Provincia, gli altri Comuni senesi, l’associazionismo, molto presente e attivo da noi) pressino in maniera forte su governo e su chi conta nel trovare soluzioni sul futuro della banca per evitare un ulteriore impoverimento di Siena.