Buzzichelli e Menaldi hanno invece accettato l'interrogatorio del gip Zanobini
FIRENZE. Il direttore di Ato Toscana Andrea Corti, ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sulla gara da 3,5 miliardi per la gestione ventennale del ciclo completo dei rifiuti nelle province di Siena, Arezzo e Grosseto, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Corti accompagnato dall’avvocato De Martino è stato sentito per l’interrogatorio di garanzia dal gip Matteo Zanobini, che ha poi ascoltato Eros Organni, 51 anni, ad del consorzio Sei Toscana, assistito dall’avvocato Valerio Valignani. Anche Organni, sottoposto alla misura interdittiva da professioni e imprese, ha preferito non rispoondere.
Alle domande del gip hanno invece risposto Marco Buzzichelli, ad di Siena Ambiente spa, e l’avvocato fiorentino Valerio Menaldi, consulente dell’Ato. “Il mio assistito ha chiarito in quasi 2 ore di interrogatorio davanti al giudice la sua posizione – spiega l’avvocato Luca Sirotti, legale di Buzzichelli -. Naturalmente si è dichiarato estraneo a tutti i fatti”. Sirotti depositerà un ricorso al tribunale del riesame nei prossimi giorni.
Quasi due ore di interrogatorio anche per Menaldi, che “ha spiegato tutti i punti critici segnalati dal gip nell’ordinanza, ricostruendo la vicenda da una prospettiva diversa e chiarendo quella che era la sua attivita’, ha riferito il legale Eriberto Rosso, difensore del consulente dell’Ato.