La manifestazione si è svolta sabato mattina in piazza Duomo
SIENA. Quella che si è svolta sabato mattina è stata una nutrita e partecipata manifestazione in Piazza Duomo a Siena. L’iniziativa, organizzata per contrastare i tentativi del governo Draghi di attuare il 5G e le smart city, ha visto protagoniste le numerose associazioni ambientaliste e i comitati del territorio senese. Il presidio è stato indetto da Atto Primo Salute, Ambiente e Cultura; Difensori della Toscana; Coordinamento Merse; R2020 fuoco di Siena; Comitato Farma e Italia Nostra Siena ed ha visto gli interventi di Tiziana Vigni, avvocatessa e presidente di Atto Primo, del medico Roberto Gabbrielli dell’associazione ISDE medici per l’ambiente e di Sonia Savioli, ambientalista e scrittrice.
Molte decine i partecipanti, che hanno esposto cartelli contro il 5G, per il rispetto della salute e contro l’inquinamento elettromagnetico. La questione dei pericoli del 5G è particolarmente sottovalutata e crediamo vada assolutamente aperto un confronto sui rischi che questo processo tecnologico potrebbe comprtare per la salute umana. Se da un lato si hanno numerose ricerche che testimoniano la pericolosità di questo particolare inquinamento elettromagnetico, dall’altro si decide una totale e spregiudicata sperimentazione che vedrà popolazioni intere fare da cavia, esattamente come è stato per l’amianto, il DDT o altre pericolosissime forme di inquinamento emerse nel passato. Sappiamo con certezza che già adesso l’inquinamento elettromagnetico è fonte di gravi malattie, tra cui tumori e patologie invalidanti, ma quale potrebbe essere la situazione della salute pubblica una volta portato l’inquinamento elettromagnetico da 6v/m a 61v/m è imprevedibile ed è una vera e propria minaccia alla salute di tutti e all’ambiente.
Stiamo rischiando la salute di bambini, giovani ed adulti in nome di un malinteso progresso che sarà funzionale agli interessi delle sole multinazionali, e che porterà ad una perdita ulteriore di socialità, di sicurezza e ad un degrado ambientale devastante. Come ribadito nei vari interventi, l’aumento di oltre 10 volte dei limiti di legge è un assurdo, così come è assurdo che a proporlo sia un ministro che ha alle spalle rapporti privilegiati con multinazionali delle telecomunicazioni, mostrando un palese conflitto di interessi.
Gravi sono anche le manchevolezze dei comuni, compresi quelli del territorio senese, che hanno ignorato o avvallato la questione, permettendo l’installazione del 5G in molte località, compresi paesi dove la popolazione ha espresso il proprio dissenso. I sindaci sono i responsabili della salute pubblica dei loro comuni e devono applicare il principio di precauzione, difendendo la salute e l’integrità dei loro concittadini.
Le varie associazioni non si fermeranno a questo primo evento, è solo l’inizio di un percorso di lotta per vedere il territorio e le popolazioni tutelate.