73 medici hanno giurato, 11 i Caducei d’Oro consegnati e 66 quelli in d’Argento
SIENA. Settantatrè i giovani medici che ieri al termine dell’annuale assemblea dei medici chirurghi e odontoiatri, hanno recitato il giuramento di Ippocrate davanti ad un pubblico non solo di medici. Presenti nell’auditorium dell’Hotel Siena degli Ulivi, c’erano infatti molte autorità, dal sindaco di Siena Valentini con il suo vice Mancuso e l’assessore Anna ferretti, ai consiglieri regionali Scaramelli e Bezzini.
Nel suo discorso introduttivo il presidente Roberto Monaco ha parlato a lungo del significato della professione medica: “Fare il medico è certamente una sfida professionale impegnativa che richiede preparazione, serietà, dedizione, competenze scientifiche e tecnologiche, ma essere medico non può prescindere dalla comprensione della psiche umana e dai fenomeni sociali del suo tempo. Un buon medico è colui che sa ascoltare prima l’uomo e poi il paziente, è colui che è capace di stabilire con il proprio paziente un legame basato sulla fiducia e sull’alleanza , un legame insomma basato sulla relazione”, assai in linea con la filosofia di Patch Adams il medico che ha rivoluzionato il modo di praticare la professione, che si è fermato all’assemblea per un saluto e per ricevere una targa ricordo, prima di prendere parte ad un evento organizzato da Banca Mediolanum proprio a Siena. Competenze autonomie e responsabilità sono le parole chiave della professione del futuro. Monaco ha parlato del ruolo del medico di famiglia: “A Siena i nostri medici ci hanno talmente creduto che hanno investito personalmente tempo e denaro per far nascere un progetto innovativo. Adesso con l’H16 bisognerà pensare a tutelare i medici della continuità assistenziale che costituiscono di fatto un filtro per il pronto soccorso. Sono certo che la medicina di famiglia formulerà ipotesi organizzative per far si che queste professionalità vedano riconosciuto il proprio valore”.
Monaco non ha dimenticato il nodo dell’intramoenia che il governatore della Toscana Rossi vorrebbe abolire. “Senza dubbio è una risorsa trasparente per il cittadino che può scegliere il professionista e questi in autonomia può esercitare con libertà la sua professione. Ma più che criticare, perché quello di criticare non è il nostro stile, vorrei rilanciare formulando una proposta che prima di portare alla vostra attenzione è stata esaminata dal nostro consiglio e dall’intera federazione toscana. Il professionista come ci ha ricordato l’Europa non può lavorare più di tot ore, ma allo stesso tempo sappiamo che invece una macchina o un servizio in un ambulatorio non ha limiti, anzi più lavora più vengono ammortizzati gli alti costi. Bisognerebbe in tempi di crisi avere il coraggio di investire. Bisognerebbe sbloccare le assunzioni e assumere nuovi medici, infermieri,tecnici e fare lavorare la tecnologia e i servizi fino a tarda sera”.
Uno spazio importante è stato dedicato alla voce dei medici giovani che si trovano a vivere un momento assai difficile in cui rischiano di rimanere inoccupati nonostante i titoli di studio. “Per questo la Federazione Toscana degli Ordini di cui mi onoro di essere il Presidente ha organizzato nel mese di marzo un convegno gestito interamente dalle commissioni giovani medici degli ordini toscani che ha affrontato l’argomento con colleghi provenienti da tutta Italia. Una tra le tante proposte potrebbe essere la laurea abilitante , che anche i Presidenti dei corsi di laurea italiani che ho avuto il piacere di conoscere nel corso di una loro riunione proprio a Siena, ritengono una delle soluzioni.
Uno spunto importante per i giovani è stato anche quello degli odontoiatri. “Ci siamo posti contro le società di capitale che stanno trasformando una professione medica in qualcosa di commerciale sfruttando giovani laureati in odontoiatria – ha detto Massimo Bernini presidente della commissione odontoiatri – La medicina non può essere una catena di montaggio e su questo punto ci stiamo battendo anche in parlamento dove verrà discussa una proposta di legge in cui chiediamo che nelle società di capitale operanti nel settore odontoiatrico, almeno i due terzi dei soci siano iscritti all’albo degli odontoiatri”.
Molto interessante perché attuale, il tema del corso formativo che l’ordine ha offerto a tutti i suoi soci, dal titolo “Il medico e la responsabilità professionale , aspetti medico legali” così come di alto profilo erano i relatori: Federico Gelli ha ha parlato del disegno di legge, i profili legali della responsabilità medica sono stati illustrati dal procuratore capo della repubblica Salvatore Vitello, quelli invece legati all’aspetto medico dal professor Mauro Barni, gli aspetti pratici della proposta di legge dal professor Mario Gabbrielli, e il punto di vista del cittadino/paziente da Dafne Rossi rappresentante del Gart.
Al termine la consegna dei Caducei d’oro per i cinquanta anni di professione a 11 medici, mentre quelli d’argento erano ben 66.