Mancuso commenta il successo della CGIL di Siena nelle elezioni delle RSU del pubblico impiego
SIENA. Da Articolo Unno Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Parliamo di due cose ovviamente diverse, contesti e dimensioni differenti ma che ci richiamano alla stessa, grande domanda che si pone a livello globale e locale: la questione sociale.
E così, partendo dall’esempio europeo, mentre in Francia, insieme al mancato sorpasso al primo turno della destrissima Le Pen esplode il consenso per la sinistra radicale di Melenchon (22%), anche a livello locale la domanda di giustizia sociale e di tutela dei diritti dei lavoratori torna ad essere prepotentemente rivolta nei confronti di quel corpo sociale e in particolare di quel Sindacato, la Cgil, che non ha mai mollato la presa sul versante più drammatico che nelle democrazie occidentali e di tutto il mondo ha visto crescere enormemente le diseguaglianze negli ultimi decenni.
Fa piacere constatare che, nel nostro territorio e addirittura nella città capoluogo, governata proprio da una maggioranza destro-leghista, la Cgil di Siena si confermi ampiamente prima forza sindacale (in tantissimi casi con una maggioranza assoluta che addirittura supera e non di poco il 60% tra i dipendenti del Comune di Siena) a seguito delle recenti elezioni per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie del pubblico impiego.
Sono esempi, sono casi del tutto diversi, ma sono segnali da cogliere e su cui riflettere e organizzarsi, soprattutto a sinistra. Il mondo del lavoro, i lavoratori, dipendenti, precari, autonomi tornano a guardare con fiducia a chi la questione sociale (unitamente a quella ambientale) la incarna sia politicamente sia sindacalmente per i valori e le idee che esprime da sempre. Questa fiducia va raccolta come un dono ma soprattutto come un grido che ci spinge ad una nuova stagione di lotta organizzata, smettendo di rifugiarsi nel politicismo dei contenitori e delle bandierine e nel tatticismo politico, responsabilizzandoci invece tutti, come dice il segretario della Cgil di Siena Seggiani, anche per un nuovo corso della politica a sinistra. Un nuovo corso che abbia l’orizzonte della costruzione di una grande forza, di un grande campo realmente unito nel segno del progressismo e dell’ambientalismo razionale e rivolto alla crescita sociale ed economica per il rafforzamento dell’uguaglianza, della libertà e della democrazia, vale a dire alla piena realizzazione dei principi e dei valori della Costituzione della Repubblica Italiana. Questo orizzonte si chiama ecosocialismo“.