"Armi ai vigili, ma nessuna soluzione per l’immigrazione"
SIENA. “Pochi giorni fa a Siena si sono verificati eventi che hanno spinto l’intera cittadinanza a riflettere sul tema dell’immigrazione. Decine di persone, che alloggiavano illegalmente nel parcheggio Il Duomo, sono state sgomberate nel cuore della notte, lasciandole senza un riparo caldo. È curioso come il termine ‘emergenza’, quando si parla di immigrazione, venga invocato per giustificare l’armamento della polizia municipale, mentre sparisca del tutto quando si tratta di Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS)”. Con queste parole, l’Associazione Area Civica interviene sui recenti fatti che hanno portato allo sfratto notturno dal parcheggio Il Duomo.
“L’unico modo – osserva Area Civica – per affrontare il tema dell’immigrazione è riconoscere che i flussi migratori esistono e rappresentano una realtà quotidiana con cui dobbiamo confrontarci. Crediamo che il concetto stesso di emergenza debba essere affrontato con serietà e responsabilità, per evitare di alimentare un senso ingiustificato di instabilità che rischia di compromettere la coesistenza civile. La nostra città, come l’intero Paese, è attraversata da flussi migratori di varia natura: persone in attesa di ricongiungimenti familiari, richiedenti asilo che non intendono stabilirsi né a Siena né in Italia, e altre situazioni analoghe. Questi fenomeni non possono essere ignorati né affrontati con interventi ‘muscolari’. È necessario un approccio che consenta al Comune e alle istituzioni locali di comprendere le tratte migratorie, monitorandone i percorsi, e di sviluppare collaborazioni con altri Comuni e Prefetture coinvolti negli stessi flussi, al fine di gestire e distribuire il numero di migranti in modo adeguato alle risorse disponibili”.
“Chiariamo un punto – prosegue l’associazione – Siena non può e non deve farsi carico, da sola, di un fenomeno sociale che supera le sue possibilità. È indispensabile attivare o riattivare percorsi di collaborazione con i Comuni della provincia e oltre. È utile ricordare che la Rete SAI (Sistema Accoglienza Integrato) rappresenta uno strumento istituzionale a disposizione degli enti locali per gestire l’accoglienza, con un quadro normativo specifico, finanziamenti mirati e strutture organizzative adeguate. Esistono dunque strumenti che il Comune di Siena può utilizzare per superare una situazione che, ingiustamente, è stata lasciata interamente sulle spalle del volontariato e del terzo settore”.
“È bastato poco – conclude Area Civica – per smascherare la falsità di un’inesistente emergenza, che non ha prodotto alcuna soluzione concreta, se non l’idea pericolosa di armare i Vigili Urbani. Alimentare la paura ancestrale dello straniero e del diverso è un gioco pericoloso, ma soprattutto è il segno di una mancata conoscenza degli strumenti disponibili o, peggio, di una cieca obbedienza a una linea politica volta unicamente a dividere”.