
SIENA. Il Consiglio comunale, nella seduta di ieri (10 maggio), ha approvato le variazioni statutarie dell’Agenzia provinciale per l’energia, ambiente e lo sviluppo sostenibile (APEA). La società, a capitale interamente pubblico, supporta lo sviluppo del territorio attraverso la promozione e attuazione di progettualità che interessano le dimensioni: ambientale, economica e sociale.
Il vice sindaco, illustrando all’aula la delibera, ha ricordato che il Comune è socio di APEA per una quota del 2,15% e che la maggioranza assoluta è stata finora detenuta dall’amministrazione provinciale di Siena. La legge 56/2014 e la successiva normativa regionale hanno disposto il trasferimento alla regione di alcune funzioni esercitate dalla provincia, tra le quali quelle in materia di energia nonché il passaggio della titolarità delle quote di Apea dalla provincia alla Regione. In considerazione di queste previsioni normative, la provincia ha promosso e attuato, come socio di maggioranza assoluta, una procedura di scissione parziale di APEA, per consentire il suo trasferimento delle quote alla regione, costituendo nel contempo una società in house, denominata “Terre di Siena Lab”, che esercita le funzioni di supporto tecnico-amministrativo ai comuni nell’ambito dello sviluppo economico e sociale. Pertanto al fine della realizzazione del subentro, a titolo gratuito, della regione Toscana nelle quote di APEA detenute dalla provincia, l’ente regionale ha fornito le prescrizioni per la modifica di alcuni requisiti statutari, che il consiglio di amministrazione della società ha predisposto per l’approvazione da parte dell’assemblea straordinaria dei soci.
I cambiamenti riguardano: la denominazione, la sede e l’oggetto sociale, con la specifica dell’operatività a supporto degli enti soci e la focalizzazione della mission, eliminando attività non più essenziali; la previsione del diritto di recesso di ogni socio; il luogo di convocazione e le competenze dell’assemblea; la modifica del quorum di validità delle assemblee e le maggioranze richieste; la riformulazione della disciplina della durata, rielezione e revoca degli amministratori; il controllo e i quorum specifici per l’approvazione da parte del CdA del bilancio di previsione e del programma annuale delle attività.