SIENA. La Procura della Repubblica di Siena comunica di aver aperto un procedimento penale per istigazione al suicidio nei confronti di una persona identificata nel corso delle indagini per la morte di Simone Casini. Le indagini finora svolte “hanno portato alla certa individuazione della persona che si celava dietro ai profili virtuali con i quali il Casini intratteneva frequentazioni telematiche e telefoniche”, scrive nella nota il procuratore Andrea Boni.
“Al momento – chiude il comunicato – non sono emersi elementi che possano consentire di opotizzare la sussistenza di altri reati (in particolare non sono emerse condotte connotate dal fine profitto) e le indagini proseguono per ulteriori approfondimenti del caso”.
L’uomo di 47 anni era stato trovato morto all’interno del proprio camion il 27 luglio del 2022 con una cintura stretta al collo, apparentemente impiccatosi dopo che da anni aveva una relazione “virtuale” con una donna spagnola, risultata inesistente. Casini nel corso degli anni aveva versato circa 70mila euro a persone collegate al finto profilo della sedicente Enriquetta Jaq Martinez. Si tratterebbe di una truffa romantica, attraverso una falsa identità, messa online da alcuni truffatori con l’intento di raggirare utenti facilmente suggestionabili.
La famiglia di Simone Casini chiede che venga fatta luce sulla morte del figlio, ma soprattutto che si scopra Enriquetta abbia fatto altre vittime. Simone Casini, infatti, faceva prelievi importanti ogni volta che prendeva lo stipendio, consegnando il denaro a personaggi che più volte lo avrebbero minacciato.
Dopo la morte del 47enne, il profilo di Enriquetta Jaq Martinez e dei suoi amici sono stati cancellati.