Da novembre andrà a dirigere l'agenzia Sviluppo Lavoro Italia del Ministero del Lavoro
Al suo posto, fino al termine del mandato del presidente Bernini, svolgerà le funzioni di direttore generale Alessandro Tarquini, attuale responsabile della delegazione di Arezzo di Confindustria Toscana Sud. Responsabile della delegazione di Grosseto resterà Giovanni Mascagni.
Antonio Capone, 59 anni, romano di nascita ma ormai grossetano di adozione dopo 35 anni sul territorio, ha lavorato per Confindustria Toscana Sud per quasi 18 anni: dal 2007 al 2015 come direttore di Confindustria Grosseto, dal 2015 al 2018 come direttore di Confindustria Grosseto e Siena e dal 2018 – dopo la fusione tra Arezzo, Grosseto e Siena – come direttore generale di Confindustria Toscana Sud. Il suo impegno alla guida dell’associazione in periodi particolarmente complessi per l’economia ha consentito a Confindustria Toscana Sud di restare un soggetto protagonista della vita economica del territorio e partecipe di molte battaglie su temi cruciali per l’impresa. Ora torna a Roma dopo aver già occupato, in passato, incarichi al ministero del Lavoro.
«Tutti noi rivolgiamo un grande in bocca al lupo ad Antonio per il suo nuovo prestigioso incarico a Roma – dichiara Francesco Pacini, presidente della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud – e allo stesso tempo un forte incoraggiamento ad Alessandro Tarquini e Giovanni Mascagni, che continueranno a guidare l’attività di Confindustria come direttore generale e responsabile di delegazione, portando avanti nel modo migliore il prezioso lavoro che Antonio Capone ha saputo svolgere in tutti questi anni ai vertici dell’associazione. Un periodo nel corso del quale tutti gli imprenditori hanno dovuto far fronte alle conseguenze di gravi crisi globali, con importanti riflessi sull’economia locale, ma hanno sempre potuto contare sulla nostra associazione come costante punto di riferimento».
«Ringrazio Confindustria – dichiara Antonio Capone – per aver avuto l’opportunità, in tutti questi anni di lavoro, di conoscere da vicino la forza e il valore dell’impresa nella Toscana del Sud. Sono convinto che l’impresa e gli imprenditori rappresentino un valore distintivo del nostro sistema economico, un vero patrimonio sociale che, nel ruolo di direttore di Confindustria, ho sempre cercato di valorizzare e sostenere, nel rispetto delle regole non solo economiche ma anche etiche. Lascio Confindustria con la consapevolezza che, comunque, anche nel nuovo incarico a Roma, lavorerò a stretto contatto con le imprese per favorire lo sviluppo non solo del nostro territorio ma anche di un contesto più ampio».