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SIENA. Il Consiglio dei ministri ha approvato il Codice attuativo della riforma degli appalti.
Lo scopo della riforma è quello di rendere il sistema dei lavori pubblici e delle concessioni maggiormente in linea con gli standard europei. Semplificazione, trasparenza, lotta alla corruzione sono i pilastri base dellimpianto legislativo.
La stessa struttura normativa esce dalla riforma molto snellita, si passa da 660 articoli e 1500 commi del vecchio codice a 217 articoli.
Un impianto legislativo quindi fortemente modificato e permeato dalla ricezione di tre direttive europee.
La novità principale riguarda lo stop alle gare al massimo ribasso, la nuova scelta coniuga prezzo e qualità, a questa si aggiunge che per la prima volta il tema delle concessioni è regolato dalla legge ed è fissato il principio secondo il quale il rischio operativo deve essere in carico al privato che non deve essere in grado di rientrare negli investimenti, con la conseguenza che lo Stato non è obbligato al riequilibrio.
Anche la fase di progettazione esce molto valorizzata dalla riforma: si articolerà in tre livelli: progetto di fattibilità, progetto definitivo e progetto esecutivo. Tutto questo mira a ridurre il numero di varianti di progetti e laumento di costi e tempi.
LANAC è inquadrato come lorgano con le funzioni più delicate:
monitoraggio, imposizioni di sanzioni, adozione di atti di indirizzo quali linee guida, bandi e contratti tipo.
Andrea Tanzini, presidente Ance Siena esprime un positivo giudizio sul nuovo impianto legislativo: La riforma del Codice degli Appalti rappresenta un importante punto di svolta per il comporto delledilizia, settore economico che più di tutti ha sofferto e soffre crisi. Molti dei punti nevralgici della riforma sono la traduzione di punti tematici sostenuti da ance da molto tempo, su tutti laver tolto le gare al massimo ribasso. Rimango però contestualmente dei punti da rivedere tra cui la mancanza di una redazione unica tramite Soa obbligatoria per le gare sopra i 150 mila euro, il pagamento diretto ai sub-appaltatori e lassenza di un metodo anti-turbativa per le gare sotto soglia, nonché la difficoltà per le piccole e medie imprese a sostenere i costi di gara per le offerte economicamente più vantaggiose stante il livello dei progetti di gara. Occorre uno slancio di professionalità di tutti gli operatori sia professionisti che imprese”.